Al termine di un viaggio iniziato lo scorso 29 settembre a Roma con la resa degli onori da parte del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, la Bandiera di Guerra del 1° Reggimento Alpini è stata accolta dal Generale di Divisione Massimo Biagini, vice Comandante delle Truppe Alpine, per essere consegnata al Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata Alpina “Taurinense”, dal 1° ottobre denominato 1° Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini.
Il 1° Reggimento Alpini nacque a Mondovì nel 1882 e tradizionalmente reclutava i militari anche in Liguria
L’Esercito, nel segno della continuità e in virtù del legame ideale che lega i Soldati di oggi agli Eroi del passato, ha deciso di assegnare a tredici Reparti Comando e Supporti Tattici le insegne e la denominazione di unità, soppresse nel corso dei vari provvedimenti di riordino della Forza Armata, che hanno scritto pagine gloriose della storia militare italiana.
Il Reparto Comando e Supporti Tattici “Taurinense”, comandato dal Tenente Colonnello Martino Sala, ha ereditato la Bandiera e il nome del 1° Reggimento Alpini, unendo le gesta e le tradizioni del 1°, nato a Mondovì (Cuneo) nel 1882 e distintosi in tutte le principali campagne militari, alla sua storia e alla sua specificità.
Durante la cerimonia, cui hanno partecipato anche il Comandante della Brigata Alpina Taurinense Generale Nicola Piasente e il Prefetto di Torino Raffaele Ruberto, il Generale Biagini, Vice-comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito, ha sottolineato come “per un reparto operativo l’onore di aver ricevuto una Bandiera così gloriosa non può che essere di stimolo a proseguire con ancor più impegno il proprio dovere nell’affrontare le sfide odierne alla sicurezza. Siate custodi della vostra Bandiera e proteggetela fino alla fine”.
Il Reggimento, che tradizionalmente reclutava i suoi Alpini nel basso Piemonte e in Liguria, ricevette il battesimo del fuoco nel 1896 in Abissinia, per poi combattere in Libia nel 1911-12 e infine tutti i fronti della Grande Guerra. Dopo aver partecipato alle campagne d’Africa del 1935, nella Seconda Guerra Mondiale gli Alpini del 1° vennero schierati sul fronte occidentale, quindi in Grecia e successivamente in Russia. Nel corso del drammatico ripiegamento della Divisione Cuneense, prima di deporre le armi, i pochi superstiti distrussero la Bandiera affinché non cadesse nelle mani nemiche.
Dal 1997 la Bandiera era conservata nel Sacrario delle Bandiere a Roma
Tra il 1975 ed il 1997 la Bandiera del 1° Reggimento Alpini venne affidata al Battaglione Alpini “Mondovì”, prima di essere deposta al Sacrario delle Bandiere, fino all’odierna riassegnazione al Reparto Comando della Taurinense, che porterà sul cappello alpino la nappina bianca del “Mondovì”.
Quattordici sono le Medaglie d’oro al Valor Militare tributate ad Alpini del 1° Reggimento, la cui Bandiera è decorata di 1 Medaglia d’Oro al Valor Militare (Russia 1943), 4 Medaglie d’Argento al V.M. (Alto Isonzo 1916-17, Albania 1941), 1 Medaglia di Bronzo al V.M. (Guerra italo-turca 1912), 1 Medaglia di Bronzo di Benemerenza (terremoto di Messina, 1908), oltre alla Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia per gli eventi della Grande Guerra.
La Bandiera di Guerra, o Stendardo, per le unità dell’Arma di Cavalleria, accompagna un reparto militare sia in tempo di pace sia in combattimento. È il simbolo dell’onore dell’unità militare che lo custodisce e rappresenta le sue tradizioni, la sua storia e il ricordo dei suoi Caduti.