9 Novembre 2024 02:32

Cerca
Close this search box.

9 Novembre 2024 02:32

Morte Martina Rossi: si sono costituiti in carcere ad Arezzo Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, condannati a tre anni in Cassazione

In breve: Albertoni e Vanneschi avevano chiesto l'affidamento in prova ai servizi sociali

Si sono costituiti nel carcere di Arezzo Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, condannati a 3 anni in Cassazione esattamente un anno fa per la tentata violenza sessuale che costò la vita a Martina Rossi, la ventenne originaria di Imperia, morta in Spagna nel 2011.

Albertoni e Vanneschi avevano chiesto l’affidamento in prova ai servizi sociali

Albertoni e Vanneschi dopo la condanna in Cassazione avevano chiesto la messa in prova ai servizi sociali. La Suprema Corte, dichiarando inammissibili i ricorsi della difesa dei due imputati, aveva confermato il verdetto del processo di Appello bis di Firenze che aveva condannato i due a tre anni di carcere per tentata violenza sessuale, mentre per l’accusa di morte come conseguenza di altro reato era intervenuta la prescrizione.

La Cassazione condannò Albertoni e Vanneschi spiegando in sentenza che “l’unica verità processuale che risulta trovare conferma nella valutazione dei molteplici indizi esaminati risulta essere quella del tentativo di violenza sessuale“.

Martina Rossi morì a 20 anni, il 3 agosto 2011, precipitando dalla terrazza di una camera d’albergo, a Palma di Maiorca dove stava trascorrendo un periodo di vacanza con delle amiche. L’accusa sostenne che la morte fu causata dalla fuga di Martina per sfuggire al tentativo di violenza sessuale da parte di Albertoni e Vanneschi. La difesa aveva cercato di opporsi sostenendo, invece, la tesi del suicidio.

I genitori di Martina,  Bruno Rossi e Franca Murialdo, un mese fa intervennero attraverso il loro legale per bloccare l’assegnazione di una benemerenza ad Alessandro Albertoni da parte del Coni per meriti sportivi. E riuscirono nel loro intento di evitare l’ennesimo sfregio alla memoria di Martina. 

Ora con la costituzione in carcere dei due condannati sembra destinato finalmente a chiudersi questa triste vicenda.

Condividi questo articolo: