Avrà luogo nella sede CAI di Sanremo una serata di video proiezioni in occasione dei 50 anni dalla prima spedizione extraeuropea sull’immensa parete nel gruppo del Jebel AIOUI. L’appuntamento è per venerdì 14 ottobre, alle ore 21.30, in Piazza Cassini 13.
Spedizione alpinistica C.A.I. Sanremo al Jebel AIOUI: 50 anni dopo
“Era l’inverno del 1972 quando al C.A.I., sede di via Palazzo (sopra Lubatti ….), si cominciò a parlare di una spedizione extra-europea, meta l’Atlante Marocchino. Un articolo di Bernard Amy sulla rivista del CAF raccontava delle Dolomiti Marocchine, una immensa parete nel gruppo del Jebel AIOUI.
Il nome era un programma, ed il gruppo dei giovani scalatori Sanremesi, che in quegli anni si provavano sulle le nostre Alpi Marittime, affrontò il mitico Presidente a vita “Vinicio Zamunaro” proponendo “la spedizione del CAI Sanremo all’AIOUI“.
I soldi erano pochi e Vinicio non si fidava di questi rampolli un po spregiudicati. Ma eravamo la nuova generazione di alpinisti, che venivano dopo quelli che avevano sfidato i Valdostani, ripetendo “prima italiana” la via della Sentinella Rossa sul versante della Brenva del Monte Bianco, e salito vie nuove nelle Marittime. ( Nuccio Bigio, Romeo Salesi, Nello Pasquali, Francois Salesi, Antonio Fussi, Angelo Rolleri, Raimondo Siccardi, Erminio Taggiasco ).
Noi ci ritenevamo i loro degni eredi, e ci facevamo conoscere per la qualità delle salite nell’ambiente Cuneese. Una volta in un rifugio incontrammo Giancarlo Grassi, che ci aveva stupito per l’assenza di superbia e la semplicità con cui raccontava le sue mirabili salite. Ci trattava come suoi compagni di cordata …. e forse, in preda alla seconda bottiglia, lo invitammo a partecipare alla spedizione.
Giancarlo Grassi, uno tra i più forti scalatori piemontesi del momento, accettò con entusiasmo, era della partita. In una epica serata alla Federazione Operaia l’assemblea della sezione doveva decidere, se dare il via alla prima spedizione extraeuropea del CAI Sanremese finanziandola, o chiudere in un cassetto un sogno troppo alto e troppo ambizioso dei sui giovani alpinisti.
Il presidente Vinicio Zamunaro fu subito contro …. costava troppo, dissanguava la sezione…. era un salto nel buio….. e forse non credeva nelle nostre capacità. I soci erano tentennanti e non si esprimevano, fino a quando il mitico geometra Giorgio Pistone, personaggio assolutamente imprevedibile, si alza e affronta la sala dichiarando che, se non si dava l’opportunità di crescere e di affrontare la prova a”questi ragazzi”, lui avrebbe stracciato la tessera del CAI, e così dicendo metteva 10.000 lire di allora sul tavolo come contributo.
Fu un esplosione di assensi e, quella sera, raccogliemmo anche un bel gruzzolo per affrontare le prime spese. La spedizione all’AIOUI con data “settembre 1972” era formalmente partita.
Osvaldo Vento, che non eccelleva per livello tecnico, si auto nominò segretario dell’organizzazione ed il gruppo si formò attorno ai più esperti Bigio Vittorio, Bruno Salesi ed al veterano Raimondo Siccardi detto “Sicca”, ed ai più giovani Piercarlo Roggero “Pier”, Gianni Salesi , Gianni Carbone e la nostra punta di diamante Giancarlo Grassi “Calimerò”.
Dopo 50, anni il racconto della spedizione con immagini e filmato dell’epoca, è riproposto ai soci e simpatizzanti nella serata di Venerdì 14 ottobre nella sede CAI Sanremo di P.zza Cassini”.