Il forte disagio per l’aumento del caro bollette previsto in tutto il Paese coinvolge ovviamente anche i condomìni.
“Come UPPI – spiega Annalisa Camonita Presidente Provinciale e Regionale dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari e Amministratore di condominio iscritto ANACI Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari – stiamo cercando di dare il nostro contributo per la gestione del problema del caro bollette che impatta su tutti i settori, residenziale, commerciale e produttivo. Nelle realtà condominiali si teme un effetto domino delle morosità elevate. Molti utenti ed anche amministratori stanno ricevendo lettere da parte di diversi gestori di energia elettrica e gas che informano del forte rialzo del prezzo delle materie prime e del conseguente consistente aumento dei costi. In taluni casi i fornitori sono addirittura giunti a stimare l’insostenibile aumento previsto per la gestione in corso, a parità di consumi, rispetto alla gestione passata”.
Il secondo spettro che aleggia è poi quello legato alla possibile insufficienza della fornitura del gas rispetto alla domanda.
“UPPI e ANACI – prosegue Annalisa Camonita – premettendo che occorrono interventi decisivi ed immediati a livello legislativo per i quali stiamo sollecitando a livello nazionale, stanno inviando ai loro iscritti ed ai loro Condomìni una circolare contenente proposte, e pratici suggerimenti legati al buonsenso, per cercare di limitare in parte i notevoli aumenti che vi saranno nel corrente esercizio e che faranno inevitabilmente lievitare i costi di riscaldamento, acqua calda e servizi con l’utilizzo della corrente elettrica.
Per quanto riguarda l’elettricità al fine di compensare in parte gli elevati costi dell’energia elettrica ci stiamo attivando per facilitare l’adesione alle Comunità Energetiche (CER) di prossima regolamentazione (si prevede agli inizi del 2023). A tal fine diventa importante poter disporre in modo organizzato dei dati dei condomini per facilitare la progettazione delle CER e pertanto consigliamo l’adesione preventiva alla piattaforma del Catasto Energetico che permetterà in futuro la riduzione dei costi necessari alla definizione delle CER, con un contributo ventennale da parte dello stato.
Tra i suggerimenti, pratici e di buon senso, per quanto riguarda il riscaldamento e l’acqua calda abbiamo raccomandato ai manutentori un sovente controllo periodico delle centrali termiche per togliere i residui della combustione eliminando incrostazioni, verificando continuamente il funzionamento delle sonde esterne e delle varie apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Ai condomini ed ai proprietari abbiamo ricordato l’importanza di evitare gli sprechi del passato nella gestione delle unità immobiliari aprendo, per esempio, per non più di dieci minuti, le finestre per il ricambio dell’aria nelle ore più calde e, contestualmente, chiudendo le valvole termostatiche, e la notte tenendo chiuse, per ulteriore difesa, persiane e avvolgibili; verificare, altresì, che fra la porta di casa e le finestre non si creino correnti fredde, applicando i vari para-spifferi in commercio o provvedendo alla loro sostituzione, usufruendo dei bonus fiscali.
Per quanto riguarda gli oneri di funzionamento interno tenere aperte le valvole termostatiche solo nelle ore e nei vani utilizzati, cercando di non superare i 19 gradi interni e chiudendo le porte dei vani non scaldati. Chi è interessato può ricorrere alla domotica che consente di accendere e spegnere i radiatori via telefono cellulare.
Un ulteriore consiglio è quello di non mettere sui caloriferi panni ad asciugare perché ostacolano la diffusione del calore; ad abbondanza, consigliamo di inserire pannelli riflettenti il calore (o carta stagnola) tra parete esterna e termosifone. Le tende in prossimità dei radiatori devono essere aperte perché chiuse ostacolano la diffusione del calore.
Per l’acqua calda centralizzata, nelle realtà in cui è ancora presente, ove possibile passare al sistema autonomo (anche se con qualche costo da ammortizzare nel breve periodo), ed è importante ridurre gli sprechi ai quali ci siamo, purtroppo, abituati tenendo i rubinetti aperti solo per il tempo necessario di utilizzo, velocizzando anche l’utilizzo. Inoltre, laddove è presente il ricircolo, si consiglia di spegnere la pompa nelle ore notturne (dalle 23 alle 6) per limitare le forti dispersioni notturne”.
“Per l’aspetto legato all’impiantistica, invece – conclude il Presidente Provinciale e Regionale dell’UPPI e amministratore iscritto ANACI – si consiglia di utilizzare, solo per il tempo necessario, l’ascensore. Ove vi sono cancellate e/o serrande per l’accesso alle auto, per transitare, aprire esclusivamente il cancello pedonale. Dotare l’illuminazione del vano scale di lampade a led e prevederne l’accensione tramite sensori e temporizzatori. In ultimo di usare la lavatrice a pieno carico ed a bassa temperatura ed utilizzare la lavastoviglie con il programma ECO”.