Imperia. In questa settimana il Centro di Educazione Ambientale del Comune di Imperia avrà la fortuna di presentare, all’IMCC (International Marine Conservation Congress) (grazie ad una borsa di studio), alcuni risultati relativi al territorio marino imperiese.
La presentazione della biologa marina Monica Previati verterà sulla valorizzazione delle presenza dei SIC marini lungo l’intera costa ligure, sull’importanza della tutela del territorio marino, sul lavoro di sviluppo e di ampliamento dei limiti di tutela dei SIC ( si ricorda quello di Capo berta e di Imperia-San Lorenzo al Mare) e anche sull’importanza del coinvolgimento dei subacquei volontari nella raccolta di dati.
In Italia infatti gli scenari marini stanno cambiamento molto rapidamente, a causa di eventi di moria, di estinzione di specie, di ingresso di nuove specie. Purtroppo però l’estensione della costa italiana e i pochi fondi a disposizione per la ricerca e per i ricercatori fanno sì che ci sia una mancanza di dati storici soprattutto sulla distribuzione e sulla dinamica di popolazione di alcune specie. Alla luce di questa difficile situazione entrano in gioco i subacquei che, come volontari, possono raccogliere dati su specie chiave, sulla loro presenza o assenza e sulla loro distribuzione.
Dal 2008 esiste infatti una onlus, Reef Check Italia, che ha come scopo proprio quello di formare subacquei esperti come volontari che possono, dopo aver seguito un piccolo corso, raccogliere dati lungo tutto il Mediterraneo, inserendoli poi direttamente su un data base online.
“In pochi anni” racconta la biologa marina Monica Previati “Reef Check Italia ha formato oltre 1000 subacquei volontari, oltre 90 trainer ed ha messo a disposizione di tutti un enorme data base fatto di oltre 15000 osservazione su specie chiave”.
“Per specie chiave “continua la biologa “ si intendono specie in via di estinzione, oppure sensibili alle variazioni di temperatura, oppure considerare rare e quindi la cui distribuzione è ancora poco nota“.
Per poter avere maggiori informazioni, basta mandare una mail a: cea@comue.imperia.it oppure consultare il sito internet di Reef Check (www.reefcheckitalia.it) dove uno staff preparato vi darà tutte le informazioni.
Il sito è consultabile da tutti, tutti potranno vedere i dati raccolti e richiederli ad esempio per la presentazione di progetti o di lavori.
Oltre al monitoraggio di specie chiave, Reef Check ha molti altri progetti, come ad esempio la segnalazione di reti abbandonate, il monitoraggio delle spiagge ed ora è aperto anche un bando per laureandi, per una borsa di studio per un corso sull’identificazione dei coralli e sugli approcci di monitoraggio delle barriere coralline tropicali.