A partire da lunedì 24 ottobre, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, condannati per la tentata violenza ai danni di Martina Rossi, usciranno durante il giorno dal carcere di Arezzo per iniziare il percorso di semilibertà. La concessione del regime di semilibertà era stata disposta dal Tribunale di sorveglianza di Firenze, dopo la condanna dei due in via definitiva a tre anni di reclusione.
Albertoni e Vanneschi lavoreranno con i loro genitori per poi rientrare a sera nel carcere di Arezzo
Albertoni e Vanneschi, i cui legali avevano chiesto per i loro assistiti l’affidamento in prova, nel tentativo di evitare loro la reclusone in carcere, lavoreranno con i loro genitori per poi rientrare a sera nel carcere di Arezzo, dove loro stessi si erano costituiti il 7 ottobre scorso.
Il verdetto della Cassazione aveva confermato la condanna emessa nel processo d’Appello bis nell’ambito del processo istruito a seguito della morte di Martina Rossi, precipitata dal terrazzo di un albergo a Palma di Maiorca, in Spagna, il 3 agosto 2011. Per i giudici Martina morì cercando di sfuggire al tentativo di violenza da parte di Albertoni e Vanneschi.
Appresa la notizia della semilibertà concessa ai due aretini, i genitori di Martina, Bruno Rossi e Franca Murialdi, hanno amaramente commentato: “Loro in semilibertà, noi condannati all’ergastolo. Martina non ce la ridà nessuno. Non hanno mai chiesto scusa né si sono mai pentiti”.