La sfilata degli indagati della maxi inchiesta sul traffico di droga portata a termine dalla polizia, prosegue davanti al Gip Massimiliano Botti, impegnato da ieri negli interrogatori di garanzia. Ma uno dopo l’altro i 22 indagati, consigliati dai loro difensori, si avvalgono della facoltà di non rispondere.
Maxi operazione antidroga della Polizia, in Tribunale proseguono gli interrogatori di garanzia
Lo stesso è accaduto nel pomeriggio di oggi quando davanti al Gip è comparso Mario Mandarano, difeso dall’avvocato Marco Bosio, considerato il principale indagato dell’inchiesta. Proprio da Mandarano, arrestato nel marzo del 2020 partì il resto dell’indagine, grazie al ritrovamento nella sua abitazione di taccuini con appunti e contabilità del traffico di droga. Una documentazione che ha consentito agli inquirenti di individuare gli altri partecipanti al grosso giro di affari, incentrato sullo spaccio di cocaina, hashish e marijuana.
L’avvocato Marco Bosio sta ora valutando se presentare o meno ricorso al Tribunale del Riesame contro il provvedimento restrittivo nei confronti dei suoi assistiti, Mandarano e Antonio Carbone.
Sempre oggi si sono tenuti, con lo steso esito, anche gli interrogatori di garanzia di Walter Tropeano, difeso dall’avvocato Mario Ventimiglia, Giuseppe Russo difeso dal Alessandro Mager, Giuseppe Stilo, (avvocato Alberto Pezzini), Daniele Narciso (avvocato Vincenzo Icardi) e Flavio Ianni (avvocato Alessandro Moroni).
Ieri era toccato a Antonio Zito (avvocato Marco Bosio), Giacomo Masotina e Roberto Rebora (avvocato Luca Ritzu). Anche loro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
