15 Novembre 2024 12:17

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15 Novembre 2024 12:17

Imperia: “Traditori dei lavoratori. Sindacati Nazisti”, nuovo attacco alla sede della CGIL. “Un’amara sorpresa. Andremo avanti con l’impegno e la caparbietà di sempre” /Foto e Video

In breve: È molto rammaricato il segretario provinciale Fulvio Fellegara che, questa mattina, ha immediatamente provveduto a contattare la Questura di Imperia per fare denuncia.

La sede della CGIL di Imperia, nuovamente imbrattata con scritte ingiuriose. A distanza di alcuni mesi dall’ultimo atto vandalico, questa mattina l’amara sorpresa per i sindacati.

Traditori dei lavoratori. Sindacati Nazisti” – Queste alcune delle scritte che capeggiano sui muri della sede di via De Sonnaz. 

Imperia: nuovo attacco alla sede della CGIL

È molto rammaricato il segretario provinciale Fulvio Fellegara che, questa mattina, ha immediatamente provveduto a contattare la Questura di Imperia per fare denuncia. Fortunatamente, c’è buona possibilità di individuare i colpevoli che sarebbero stati individuati dalle telecamere presenti nella zona.

“È stata una amara sorpresa, è la seconda volta nel giro di un paio di mesi – fa sapere Fulvio Fellegara al cronista di ImperiaPost – Oggi abbiamo l’aggravante della premeditazione, qualcuno che è venuto apposta con delle bombolette, si è organizzato per sfregiare la nostra sede.

Siamo dispiaciuti, ma nonostante questo andremo avanti con l’impegno e la caparbietà di sempre.

Il nostro impegno è difendere i lavoratori, farlo meglio che possiamo e continuare a farlo, nonostante questi episodi deplorevoli.

Abbiamo provveduto ad avvertire la Questura. La Digos è già venuta a fare le rilevazioni del caso.

Abbiamo fiducia che i colpevoli vengano identificati. Ci sono telecamere che coprono la via in maniera molto certosina. Le banche, la Camera di Commercio, le Poste, hanno delle telecamere che puntano anche sulla nostra sede.

Questa volta pensiamo che chi ha commesso questo sfregio potrà essere identificato”.

Vuole lanciare un appello a chi commette questi gesti?

“C’è poco da dire, io gli direi che sono gesti che denotano un atteggiamento irricevibile. Bisogna avere rispetto, rispetto per chi lavora.

Noi ce la mettiamo tutta nel fare il nostro mestiere. Stiamo dalla parte di chi è più debole, di chi ha bisogno, di chi tutti i giorni ci chiede un aiuto.

È incontentabile, c’è poco da dire. Che leggano dei libri e vadano a studiare”.

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