28 Dicembre 2024 07:42

28 Dicembre 2024 07:42

Imperia: 50&+ consegna i riconoscimenti “Eccellenze imperiesi”. Premiati un alpino, un medico, uno chef e un barman/Foto e Video

In breve: Il riconoscimento a Dario canavese di Ventimiglia, Carlo Gandolfo di Chiusavecchia, Francesco Ammirati di Montalto Carpasio e Giorgio Manara di Taggia

Nella sala conferenze del Museo dell’Olivo Carlo Carli di Imperia oggi sono stati consegnati i riconoscimenti delle “Eccellenze imperiesi” di 50&Più.

Il riconoscimento a Dario canavese di Ventimiglia, Carlo Gandolfo di Chiusavecchia, Francesco Ammirati di Montalto Carpasio e Giorgio Manara di Taggia

Quest’anno sono stati premiati Dario Canavese, di Ventimiglia, un Alpino al servizio della sua città; Carlo Gandolfo, di Chiusavecchia, responsabile dell’Unità pediatrica di Neuroradiologia dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma; Francesco Ammirati, di Montalto-Carpasio, promotore e divulgatore delle attività enogastronomiche italiane nel mondo; Giorgio Manara, di Taggia, barman e chef con esperienze di lavoro in Italia e nel mondo.

A ognuno dei premiati è stato consegnato un bonsai di olivo, quale simbolo di forza e di tenacia.

Spiega il presidente Francesco Giuliano Gandelli50&+ è un’associazione che tutela le persone anziane. Era nata per tutelare i pensionati del commercio, poi, diventando Caf e Patronato, si è allargata a tutta la gamma delle persone prevalentemente della terza età. 

Questo è un premio biennale a cui teniamo molto. Viene consegnato a persone che spiccano nella provincia di Imperia. Dario Canavese di Ventimiglia è una persona molto attiva nel sociale, Carlo Gandolfo è un medico primario, una persona eccezionale, tra i pochissimi al mondo a fare operazioni intrauterine, Francesco Ammirati è stato presidente di un’associazione europea di cuochi e fondatore della scuola alberghiera e Giorgio Manara è il famoso Giorgio del Clipper di Arma di Taggia“.

Enrico Lupi presidente della Confcommercio

Sottolinea Enrico Lupi presidente provinciale della Confcommercio: “Splendida realtà che si fonda su quello che è il nostro convincimento che il commerciante rimane tale per tutta la vita, con diverse espressioni, situazioni e modalità ed esplica poi anche nell’attività sociale, nel volontariato o nell’elemento ricreativo a supporto dei soci tutte quelle capacità imprenditoriali che ha sviluppato durante tutta la vita.

Quindi questa è la vetrina e l’espressione massima di un elemento di coesione fra operatori che hanno mantenuto questo spirito e questa identità culturale. Oggi è una grande e bellissima festa e credo che continuerà nel tempo”.

Carlo Gandolfo

Dice il dottor Carlo Gandolfo: “Ringrazio l’associazione. E’ sempre piacere tornare nella nostra regione e nella nostra città, quasi sempre un piacere, visto che non lesino mai le critiche a questo nostro entroterra e a questa nostra città, anche se son sempre critiche costruttive

Dopo 15 anni di Gaslini sono stato giù a Roma a sviluppare certi temi e certe attività e spero piano piano di riuscire. La mia formazione è sempre stata in ospedali pediatrici ed è una scelta di campo che ho fatto fin dall’inizio e che è ricca di soddisfazioni“.

Dario Canavese

Dice Dario Canavese: “Sono qua soprattutto per il settore del volontariato. Come volontario sono nato nel 1976, quando c’è stato il terremoto in Friuli. E’ cominciato allora e sono andato in pensione sette anni fa, a 80 anni, perché noi Alpini della Protezione civile non abbiamo ricambi. Ho ricevuto una lettera da Milano nella quale mi hanno ringraziato per i miei 30 anni di Protezione Civile e mi hanno comunicato che non ero più assicurato. 

Il mio lavoro non era tecnico. Mi davano una pala e una carriola e l’ho fatto per 30 anni. Due anni fa ho ripreso la pala perché abbiamo avuto l’alluvione e sono andato a spalare il fango dalle vie della mia città. Non mi era mai capitato di farlo per la mia città e due anni fa l’ho fatto. 

Adesso sono veramente in pensione. Pala e carriola sono ferme.

Francesco Ammirati

Dice Francesco Ammirati: “La mia prima iniziativa è stata quella di lavorare nella ristorazione, perché mio zio con mio padre avevano un ristorante in Francia, quindi si può dire che ho iniziato da bambino e ho seguito tutto sino ad arrivare a chef di cucina

Dopo vent0’anni nei grandi alberghi in Italia e all’estero, per un dolore al fegato mi hanno detto di rallentare il lavoro e allora ho chiesto di entrare come insegnante nelle scuole alberghiere e ho iniziato nel 1974 ad Alassio

Dalla provincia di Imeria venivano tutti ad Alassio e allora ho chiesto di creare una scuola alberghiera nella provincia di Imperia mi sono interessato e a Taggia, con il sindaco Cepollina, abbiamo aperto la scuola alberghiera e ho continuato fino alla pensione”. 

Giorgio Manara

Dice Giorgio Manara: “E’ un’emozione, perché non me l’aspettavo. Gli anni passano, ne ho 82 e sono emozionato. Una vita dura, ma divertente. Ho ricordi dalle miniere di carbone in Belgio ai più bei posti del mondo. Ho conosciuto grandi personaggi, grandi chef e grandi barman e a chi non mi ha passato il mestiere l’ho rubato e l’ho portato ad Arma di Taggia“.

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