25 Dicembre 2024 16:43

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Yuriko Tiger: la storia della cosplayer imperiese Eleonora Guglielmi diventa un manga. “Grande emozione. Ancora tanti pregiudizi, ma il mondo sta cambiando” / Foto e video

In breve: Eleonora Guglielmi, alias YurikoTiger, a soli 19 anni è partita per il Giappone, trasferendosi a Tokyo per seguire le sue passioni.

Cosplayer, idol, talent televisiva, modella professionista e una vera e propria fonte d’ispirazione per il mondo manga.

Stiamo parlando di Eleonora Guglielmi, alias YurikoTiger, 29enne imperiese che a soli 19 anni è partita per il Giappone, trasferendosi a Tokyo per seguire le sue passioni. Da quel momento la sua carriera non ha fatto altro che crescere, rendendola popolare non solo in terra nipponica, ma in tutto il mondo.

Recentemente, è tornata come grande ospite all’edizione 2022 del Lucca Comics & Games, la celebre fiera internazionale dedicata al mondo del fumetto, dell’animazione e dei videogames, dove ha presentato il nuovissimo fumetto ispirato alla sua storia, intitolato “Yuriko Tiger – L’ombra del passato”, che prende le sue prime mosse proprio da Imperia.

Approfittando del suo passaggio dalla città di origine, ImperiaPost l’ha incontrata per intervistarla a sei anni di distanza dalla prima volta in cui abbiamo raccontato la sua storia.

Yuriko Tiger: da quasi 10 anni in Giappone, la cosplayer imperiese Eleonora Guglielmi lancia il manga ispirato alla sua storia

“È molto emozionante tornare su ImperiaPost ha esordito Eleonora Guglielmi – sono passati ormai tanti anni e è come vedere la mia vita cambiare su questo sito”.

Sei tornata in Italia per il Lucca Comics, com’è andata?

“È stato il mio primo Lucca Comics dopo circa 3 anni e mezzo di stop. È stata la mia prima fiera nel 2006, sono stata cliente ed ospite per tantissimi anni.

Questa edizione è stata particolarmente diversa dagli anni scorsi. Ho visto per la prima volta la nuova generazione popolare il Lucca Comics”.

Quali cambiamenti hai notato nella nuova generazione?

“Chi come me aveva 14 anni all’epoca, adesso viene per la prima volta in fiera. Abbiamo incontrato un sacco di ragazze che erano al primo cosplay.

Non ci potevo credere, ai miei tempi non c’erano tanti mezzi per fare cosplay e ci si ispirava alle serie più famose. Non si portava quasi mai una cosa di nicchia.

Invece adesso c’è il boom. Quello che va in Giappone, tre giorni dopo esce anche in Italia e la nuova generazione lo sa già.

Prima eri costretto a comprare dvd online e ci mettevano anche 4 mesi ad arrivare per posta. È completamente diversa questa Lucca Comics. L’ho trovata molto più pop e colorata rispetto agli anni scorsi e anche molto più grande. Gli stand erano fuori e dentro le mura, erano ovunque. 

Sono stata ospite al Japan Town, con l’Accademia Europea di Manga per presentare un manga ispirato a me, che si intitola ‘Yuriko Tiger l’ombra del passato’.

Ho potuto vedere un po’ questa mistica Japan Town, che è stata la zona più lontana dalle mura. È stato quasi un viaggio della speranza.

Ci sono state delle cose che vorrei migliorassero, soprattuto nel modo di trattare gli ospiti internazionali. Ogni anno è un’impresa per ottenere un visto lavorativo che mi permetta di lavorare professionalmente nel mondo dell’intrattenimento in Giappone. Anche se agli occhi degli altri potrebbe non sembrare, è a tutti gli effetti un lavoro. Vedo che qua ancora si tende a non capire che anche l’artista ha un ruolo molto importante per queste fiere, e ha un’immagine di un certo tipo.

Spero che questa Lucca Comics sia stata un po’ la svolta per il futuro non solo per me, ma anche per i giovani che verranno d’ora in poi, per far credere nelle nostre capacità e far vedere che comunque è un lavoro come un altro”.

Ora è uscito un manga ispirato a te e alla tua storia, parlacene di più.

“Ho studiato per la primissima volta il disegno manga nel 2006. Era stato il primo corso in Italia. Avevo 12 anni, spingevo tanto i miei genitori a farmi studiare manga. Ai tempi non si trovavano libri e tutte le informazioni che ci sono adesso.

Da lì sono rimasta in contatto con i miei insegnanti che hanno aperto l’Accademia Europea di Manga e mi hanno letteralmente chiesto di poter ispirare un manga sulla mia storia.

Sarà un po’ romanzato, non sarà il solito manga dove io vado in Giappone e faccio cose. Sarà la Yuriko Tiger prima di diventare quella che sono adesso, quando avevo 12/13 anni.

Sarà una storia di investigazione. Purtroppo o per fortuna, la protagonista di questa storia non è Imperia. Inizia a partire da Imperia, ma ho voluto ispirarla a Triora.

È uno dei miei posti preferiti in Liguria , sono molto affascinata dalla storia delle streghe. Questa è già una piccola anteprima di questo manga”.

Imperia è sempre nel tuo cuore, nel bene e nel male. Che sensazioni suscita in te questa città?

“Posso dire che ho un rapporto di amore e odio con Imperia. Purtroppo non è una città che mi ha aperto le porte, anzi me le ha chiuse.

Ai miei tempi dicevano che non avrei mai fatto nulla. Vedo che la gente continua ad avere tanti pregiudizi, del tu sei figlia di… Questo guadagna quanto… Questo guadagna cosa…

Onestamente è un po’ triste. Imperia è una bella città, bisognerebbe cercare di aver più comprensione verso l’altro e di aiutarsi un po’ a vicenda, invece di farsi la guerra.

Nonostante un po’ il passato traumatico che ho avuto, è stato molto bello vedere i ragazzi del vecchio Istituto d’Arte che sono molto più colorati rispetto all’epoca. Vedo un sacco di ragazzi essere più uniti, vedo molta più varietà di tanti anni fa.

È bello vedere anche la città modernizzata, io sono stata molto felice e anche sconvolta di vedere Imperia così nuova.

È tutto nuovo, il porto è stupendo e anche per i turisti che non ci sono mai venuti, come i giapponesi, Imperia potrebbe essere un’ottima meta turistica”.

Ci sono già dei nuovi progetti in cantiere?

“Si, mentre ero a Lucca ho visto una bambina a fianco a me leggere il mio manga. È stata un’emozione, mi sono quasi messa a piangere.

È stato come rivedere me, non avrei mai detto alla me stessa di 10 anni fa che questo sarebbe potuto accadere.

Dopo aver visto questa scena, ho pensato di fare anche qualcos’altro anche a livello cartaceo. Per quanto i social siano importanti, la carta rimane una cosa importante per tutti.

Anche le librerie di Imperia si sono evolute un sacco nel manga. Dieci anni fa dovevo mettermi a cercare, invece adesso ci sono anche un sacco di artisti italiani che scrivono non solo libri sul Giappone, ma disegnano anche manga.

Ho pensato che sarebbe bello scrivere un libro sulle mie esperienze in Giappone, perché noto che c’è un po’ un’assenza nel mondo delle ‘idol’ e dell’intrattenimento di questa cultura pop, che ancora rimane un po’ misteriosa ed esiste solo su YouTube.

Mi piacerebbe portare qualcosa di carino, magari con artisti italiani talentuosi che disegnano manga e chissà, magari fare anche un libro”.

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