“E’ stato trovato morto dall’assistente personale, con una cintura stretta intorno al collo. Aveva dei tagli sui polsi, procurati con un coltello che è stato trovato nella stanza e su cui c’erano tracce di sangue essiccato. La causa della morte è per ora intensificata nell’asfissia per impiccagione, ma ci sono ancora molte cose che vanno chiarite“.. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il rappresentante dell’ufficio dello sceriffo della contea di Marin, ricostruendo gli ultimi minuti di vita dell’attore Robin Williams, trovato morto nella sua abitazione di Tiburon, nel Nord della California. L’attore, che soffriva di una forte depressione, avrebbe assunto farmaci anche poco prima di morire.
Secondo le ricostruzioni delle ultime ore, la depressione di Robin Williams sarebbe dovuta sia a problemi di natura economica (“divorziare è costoso, ti svuota il cuore attraverso il portafoglio” aveva dichiarato pubblicamente l’attore) che a problemi di natura lavorativa, in particolare la cancellazione dello show televisivo “The Crazy Ones”.
“Robin – ha confidato un amico di famiglia al al New York Post – è scivolato in una profonda depressione. Si sentiva imbarazzato e umiliato. Aveva 60 anni ed era stato costretto ad accettare un ruolo in televisione per soldi”.
Tantissimi, da tutto il mondo, gli attestati di stima e di affetto per Robin Williams e per la sua famiglia, dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama (“Ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ha donato il suo incommensurabile talento a chi ne aveva più bisogno“) al regista Steven Spielberg (“Era un comico genio e le nostre risate erano il fragore che lo sosteneva. Non posso credere che se ne sia andato“).
