Rinviati a giudizio, con la formula del rito abbreviato, 12 dei 13 imputati accusati di falso ideologico per alcune irregolarità nella compilazione di certificati per il rilascio/rinnovo delle patenti e del porto d’armi.
Questa la decisione della giudice Anna Bonsignorio nell’ambito dell’udienza preliminare svoltasi questa mattina in Tribunale a Imperia.
Imperia: certificati falsi per patenti e porto d’armi, rinviati a giudizio 12 imputati
Il processo prenderà il via il 12 maggio 2023 dinnanzi alla dottoressa Marta Maria Bossi, circa 7 anni dopo l’epoca dei fatti. Sul processo incombe dunque la prescrizione.
L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza nel maggio del 2016, aveva coinvolto 19 autoscuole/agenzie di pratiche auto. Obiettivo far luce sulle procedure di effettuazione delle previste visite mediche prodromiche al rilascio/rinnovo delle patenti e del porto d’armi.
Sono stati rinviati a giudizio il medico Francesco Mastroianni, i titolari di autoscuole e agenzie di pratiche auto Luigi Garibbo, Davide Campagna, Vincenzo Zinghini, Rita Vio e Dario Esposito, e i beneficiari dei certificati falsi Rinaldo Oliva, Giovanni Emilio Rovea, Raffaele Degola, Maurizio Russo, Filippo Ramoino e Antononino Milana.
Solo la posizione di un imputato, il medico Leodino Guadagno, è stata stralciata poichè ha optato per il rito ordinario. Entrambi i medici, Mastroianni e Guadagno, dovranno rispondere del reato di falso ideologico.
Secondo l’accusa, per quanto riguarda i certificati a uso caccia, la Procura contesta che siano stati compilati da Mastroianni (difeso dall’avvocato Carlo Fossati), non più abilitato, su moduli già firmati da Guadagno (difeso dall’avvocato Marco Bosio), mentre per quel che concerne i certificati per il rinnovo della patente gli inquirenti contestano che siano stati rilasciati senza effettuare le prescritte visite mediche, il tutto con la collaborazione dei titolari delle autoscuole e e delle agenzie di pratiche auto.