E’ stata convocata per il 30 novembre la conferenza dei servizi per l’approvazione della nuova infrastruttura di trasporto pubblico locale intelligente a guida autonoma che sorgerà a margine della pista ciclabile, nel tratto Borgo Prino-Oneglia.
Con la convocazione della conferenza, il progetto è oggi pubblico, liberamente consultabile.
Imperia: pista ciclabile, ecco il progetto della navetta senza conducente
Il progetto prevede un percorso dedicato a una navetta elettrica senzaconducente che viaggerà parallelamente alla pista ciclabile. Quindici in passeggeri trasportabili, di cui 11, seduti, sei le fermate previste.
Ecco il progetto
La navetta
Si tratta di mezzi a pianale interamente ribassato, quindi ad ottima accessibilità, dotati di sistemi per l’accessibilità per persone a ridotta capacità motoria. La propulsione è elettrica e l’energia viene fornita da accumulatori (batterie) la cui capacità è ricompresa nell’intervallo 30 kWh – 40 kWh: questo rappresenta un vincolo strutturale in termini di masse e ingombri trattandosi di veicoli con dimensioni in lunghezza compresa tra i 6 e i 4,5 metri e larghezza di tra i 1,90 e 2,30 metri. I passeggeri trasportabili sono 15, di cui 11 seduti.
Tutto lo spazio della cabina, dotato di aria condizionata–riscaldamento, è a disposizione dei viaggiatori essendo i veicoli a marcia autonoma. All’interno del mezzo può essere installato un monitor collegata all’AVM centralizzato per visualizzare informazioni sul servizio (prossima fermata – corrispondenze con altri servizi di TPL o ferroviari), turistici e pubblicitari. Si sottolinea la possibilità di integrare l’AVM con annunci vocali interni ed esterni destinati all’utenza con particolare riferimento per i soggetti ipovedenti.
Il percorso
Nel suo complesso la via di corsa che collegherà la vecchia stazione ferroviaria di Porto Maurizio con l’ex scalo merci ferroviario di Oneglia presenta uno sviluppo in pianta di circa 2 chilometri, mentre la diramazione verso la nuova stazione ferroviaria avrà una lunghezza di poco superiore a 800 metri.
La via di corsa del sistema a guida autonoma sarà costituita da un asse stradale di larghezza 3 metri che si dovrà percorrere in entrambe le direzioni di marcia e risulterà separata dalla sede della ciclovia mediante cordolo divisorio di spessore 30 cm. Qualora fosse necessario modificare l’elemento divisorio per necessità tecniche, tale attività sarà a totale carico del soggetto proponente.
Per consentire l’avvicendamento di veicoli provenienti da direzioni opposte verranno realizzate delle postazioni di incrocio garantendo una larghezza della via di corsa di 5.1 metri in tutte le fermate fatta eccezione per quella di Porto Maurizio.
Il tracciato prevede l’intersezione in due distinti punti con la viabilità stradale pubblica (Via Battaglione Alpini Pieve di Teco e in corrispondenza della nuova rotonda che si realizzerà al termine di via Argine Sinistro). Al fine di gestire i flussi di traffico pubblico e privato in corrispondenza dei suddetti incroci è stata prevista l’installazione di impianti semaforici (in grado di garantire precedenza al sistema di TPL) ed alcuni “dissuasori di velocità eccessiva” (telecamera con autovelox e cunette riduttrici di velocità) in asse con la sede stradale pubblica.
Le fermate
Verranno realizzate 5 fermate (con la possibilità di incrementarle a 6, inserendo l’antenna diretta alla nuova stazione ferroviaria) e ciascuna di essa dovrà essere dotata di banchina di accesso ed area di attesa. Considerato il particolare contesto in cui si inserirà la nuova infrastruttura di trasporto è stato necessario progettare le nuove fermate in modo esclusivo ed unico in funzione dello specifico gate da accesso al servizio senza poter realizzare una fermata “tipo”. Gli spazi a disposizione consentono la creazione di un’unica via di corsa dedicata e sono state pertanto previste postazioni di incrocio per i veicoli lungo il tracciato (in corrispondenza delle fermate) e piazzali “a fine corsa” grazie ai quali è possibile invertire il senso di marcia.
- Postazione di fermata Porto Maurizio
In corrispondenza dell’ex stazione ferroviaria di Porto Maurizio, in affiancamento del nuovo asse ciclo-pedonale che si realizzerà utilizzando la sede dismessa del terzo e quarto binario di stazione, verrà realizzata una fermata del nuovo servizio di trasporto a guida autonoma.
La nuova fermata verrà realizzata utilizzando l’esistente banchina che divideva il secondo ed il terzo binario di stazione. Ad oggi gli spazi a disposizione non consentono di creare una postazione di incrocio per veicoli provenienti da direzione opposte e per questo motivo essa risulterà essere semplice fermata e non postazione di incrocio. Non è prevista l’installazione di alcuna pensilina, in quanto si utilizzeranno quelle esistenti, mentre si prevede di dotare la fermata dei vari complementi di arredo urbano previsti per le altre fermate (l’aggiunta di sedute che consentano all’utenza di aspettare l’arrivo del veicolo) e di potenziare l’impianto di illuminazione rispetto a quanto già preventivato dal progetto della pista ciclabile.
- Postazione di fermata e incrocio Piscina Cascione
Ad una distanza di circa 275 metri dalla fermata di Porto Maurizio, nei pressi dell’intersezione con l’asse viario Battaglione Alpini Pieve di Teco, verrà realizzata la seconda postazione di fermata del nuovo servizio di trasporto. In questa postazione gli spazi a disposizione risultano essere maggiori, in larghezza, rispetto alla casistica precedente e risulterà quindi possibile creare una postazione di incrocio per veicoli provenienti da direzioni opposte.
Al fine di ridurre quanto più possibile gli interventi necessari e le modifiche all’attuale assetto infrastrutturale tipico del mondo ferroviario, del quale non si vuole “perdere memoria”, la nuovapostazione di fermata verrà realizzata senza modificare le banchine esistenti ed utilizzando lo spazio compreso nell’ex sedime ferroviario del primo e secondo binario.
- Postazione di fermata e incrocio Municipio
Ad una distanza di circa 550 metri rispetto alla fermata Piscina Cascione verrà realizzata una fermata del nuovo sistema di trasporto a guida autonoma che risulterà essere a servizio del Municipio e con il quale verrà interconnessa grazie all’installazione di un nuovo impianto ascensore.
- Postazione di fermata e incrocio via Trento
Ad una distanza di 750 metri circa rispetto la fermata a servizio del municipio verrà realizzata una postazione di fermata e incrocio per il nuovo servizio di trasporto a guida autonoma che risulta essere localizzata in corrispondenza di via Trento e frontale rispetto la sezione di ingresso di via privata Risso.
Rispetto a quanto previsto da progetto del nuovo asse ciclo pedonale, che prevede la creazione di una scalinata per connettere la pista ciclabile con gli attigui assi viari esistenti, l’interconnessione con l’adiacente via Trento verrà garantita attraverso la creazione di una nuova rampa (avente accessi sia dal lato di ponente che da quello di levante) che costituirà a tutti gli effetti sentiero di camminamento per i pedoni transitanti sul nuovo asse ciclo-pedonale. La progettazione di questa nuova rampa, in luogo alla scalinata prevista nel progetto della pista ciclabile, dovrà essere a cura e a carico dei progettisti della nuova infrastruttura di TPL costiero intelligente a guida autonoma.
- Postazione di fermata e incrocio Oneglia
Ad una distanza di 450 metri circa rispetto la fermata attigua a via Trento verrà realizzata una postazione di fermata per il nuovo servizio di trasporto a guida autonoma, localizzata in corrispondenza dell’ex scalo merci ferroviario di Oneglia.
- Piazzali di inversione senso di marcia
Siccome solamente alcuni prodotti a guida autonoma presenti sul mercato sono dotati di tecnologia che gli consente di muoversi in entrambe le direzioni senza bisogno di invertire il moto del veicolo (navette bidirezionali), sono stati previsti 2 piazzali di manovra in corrispondenza delle fermate “terminali” (Oneglia e Porto Maurizio). Tali piazzali saranno direttamente interconnessi con la via di corsa del nuovo sistema di trasporto e nel caso della fermata di Porto Maurizio svolgerà anche funzione di area di transito per l’ingresso/uscita dal deposito. Il piazzale localizzato nell’area della ex stazione di Porto Maurizio fa parte dell’appalto per la realizzazione della pista ciclo-pedonale, pertanto non verrà contabilizzato.
- Area servizi alla mobilità sostenibile
Nella zona posta a ovest della Stazione di Porto Maurizio, prima dell’imbocco della Galleria Annunziata, si è deciso di realizzare un’area destinata ai servizi alla mobilità comprendente un’area verde attrezzata, un blocco servizi igienici e uno spazio coperto plurifunzionale. In quest’area è presente un manufatto esistente (ex centro direzionale legato alla rete ferroviaria), ora in stato di abbandono e non oggetto di vincolo architettonico, oltre che uno slargo rispetto al tracciato del percorso ciclopedonale, al momento occupato dall’area di cantiere per la realizzazione del percorso ciclo-pedonale.
L’edificio ex RFI sarà oggetto di interventi di manutenzione ordinaria degli esterni (al solo fine di ripristinare lo stato originale delle facciate), mentre internamente verranno realizzati servizi igienici aperti al pubblico e uno spazio coperto versatile adatto ad ospitare funzioni pubbliche legate alla mobilità. Nell’area attorno all’edificio verrà realizzato uno spazio attrezzato dotato di panchine, portabiciclette e giochi per bambini oltre ad aiuole verdi con messa a dimora di piante ed essenze richiamanti quelle dei Giardini Winter, posti nelle immediate vicinanze.
Gli obiettivi della navetta elettrica senza conducente
La creazione di un nuovo sistema di trasporto pubblico locale a guida autonoma ed alimentato ad energia elettrica renderà possibile un parziale shift modale favorendo il passaggio dall’utilizzo di veicoli privati alimentati a combustibili fossili verso mezzi collettivi alimentati ad energia elettrica.
L’elevata componente tecnologica del sistema unita con la peculiarità innovativa dello stesso creerà inevitabilmente un significativo interesse da parte di popolazione residente e turisti verso il nuovo sistema di trasporto favorendo di fatto la diffusione di una migliore percezione del sistema di trasporto pubblico collettivo in senso lato.
I benefici derivanti dalla messa in esercizio di questa nuova metodologia di trasporto non risiedono unicamente nella riduzione dell’utilizzo dei veicoli privati a favore di quelli pubblici riferiti al singolo utente che deciderà di non utilizzare la propria automobile ma si devono ricercare anche nella nuova percezione che avrà l’utenza nei confronti dei servizi di trasporto pubblico. Il divario tecnologico che esiste tra i veicoli ad uso privato e questa nuova tecnologia a guida autonoma favoriranno la diffusione del concetto “il pubblico è meglio del privato” ponendo le basi per un sempre maggiore utilizzo dei servizi di trasporto pubblico collettivo. Questa nuova concezione sarà sostenuta non solo dall’evidente migliore tecnologia utilizzata ma anche dalle performance del nuovo sistema di trasporto che, utilizzando una via di corsa riservata e protetta, saranno sicuramente migliori rispetto a quelle raggiungibili con i mezzi di trasporto privato.
Uno dei principali obiettivi che si vuole quindi perseguire è un graduale e progressivo riavvicinamento della popolazione verso i sistemi di trasporto pubblico collettivo che, a seguito della sempre maggiore diffusione dell’utilizzo dei veicoli privati (in molti casi sostenuta anche a livello nazionale “nel nome” del progresso e della produzione industriale), sono stati sempre di più abbandonati da parte dell’utenza e percepiti come arretrati e di bassa qualità (sia in termini di comfort che di prestazioni).
Questo innovativo sistema di trasporto genererà attorno a sé un inevitabile interesse data l’elevata connotazione tecnologica che lo contraddistingue, divenendo di fatto non solo “mezzo di trasporto” ma una vera e propria attrazione per la popolazione ed i turisti. Questa particolare condizione favorirà la nascita di nuove attività commerciali ed economiche lungo il suo percorso che, considerato il contesto in cui esso risulta essere inserito (attiguo a percorso ciclo-pedonale), è facile supporre avranno connotazione “green” a ridotto impatto ambientale ed ad alta attenzione nei confronti dell’ambiente. Tale supposizione è suffragata dalla tipologia di utenza che si interesserà al nuovo servizio ed alla nascente infrastruttura, basandosi sul concetto di influenza vicendevole tra domanda ed offerta.