24 Novembre 2024 16:11

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24 Novembre 2024 16:11

Andora: Palazzo Tagliaferro espone alla Biblioteca Marciana di Venezia nell’ambito della rassegna “Cultura Coreana in movimento”/Le immagini

In breve: L'evento in concomitanza con l'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia

Palazzo Tagliaferro di Andora espone alla Biblioteca Marciana di Venezia. La prestigiosa vetrina in laguna è offerta ad Andora dal progetto “Cultura Coreana in movimento”, promosso dal Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano e al quale l’assessorato alla Cultura del comune di Andora, aderisce da sette anni con eventi a Palazzo Tagliaferro a cura di Christine Enrile.

L’evento in concomitanza con l’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia

L’esposizione  è un’ottima opportunità di promozione anche per la concomitanza della 59ª edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia.

L’inaugurazione ufficiale della mostra ESTETICHE DI SOGLIA/IN-BETWEENNESS – IL DOPPIO – LA LUCE – IL VUOTO, davanti ad un folto pubblico e alla presenza di Kang Hyung – Shik,  Console Generale della Repubblica di Corea a Milano, del sindaco di Andora Mauro Demichelis, dei rappresentanti della Biblioteca Nazionale Marciana, dell’assessore al Commercio del Comune di Venezia Sebastiano Costalonga, di Christine Enrile, Presidente di C|E Contemporary e di Viana Conti, Critica d’Arte, che hanno parlato del progetto di Andora e presentato ai presenti le opere e gli artisti.

Le Sale Monumentali della Biblioteca in Piazza San Marco, luogo simbolo di Venezia, accolgono la mostra dal grande valore iconico.

Spiega l’assessore alla Cultura Maria Teresa Nasi: Un evento proposto al pubblico veneziano dal Consolato Generale della Repubblica di COREA a Milano, nell’ambito della manifestazione Cultura Coreana in movimento, dal Comune di Andora e da Palazzo Tagliaferro. Un traguardo che ci riempie di orgoglio e che premia tutto il lavoro fatto in questi anni con il Consolato che ringraziamo per l’ospitalità e per aver scelto Andora per valorizzare i proprio artisti. La cultura e l’arte coreana  hanno sempre affascinato i visitatori di Palazzo Tagliaferro che hanno tributato  grande successo alle mostre realizzate da Christine Enrile. Questo primo evento in una location così prestigiosa e in contemporanea all’Esposizione Internazionale è un passo davvero importante per il percorso culturale intrapreso da Andora”.  

La mostra ESTETICHE DI SOGLIA/IN-BETWEENNESS – IL DOPPIO – LA LUCE – IL VUOTO vede gli artisti T-Yong Chung , Yang Sil Lee, Yu Jinyoung, Peter Kim, Bongchull Shin in dialogo con l’opera del 1994 Broken Communication, omaggio al grande Nam June Paik dell’amica artista Federica Marangoni. Apre la rassegna Maurizio Barberis con l’opera Dell’Invisibile Soglia. La mostra sarà visitabile fino al 27 novembre, dalle 10.00 alle 17.00.

La 1° edizione del progetto di dialogo d’arte Corea-Italia, promossa dal Consolato Generale della Repubblica di Corea di Milano con la collaborazione di Palazzo Tagliaferro di Andora, viene proposta in concomitanza della 59ª edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, per confrontarsi con una costellazione di linguaggi tra le più alte e significative dell’arte contemporanea.

La rassegna propone differenti linguaggi degli artisti contemporanei coreani T-Yong Chung , Yang Sil Lee, Yu Jinyoung, Peter Kim, Bongchull Shin, in dialogo sinergico con l’ opera, quale omaggio al grande Nam June Paik, Broken Communication, realizzata nel 1994 dall’artista veneziana Federica Marangoni.

L’artista coreano più famoso a livello internazionale, considerato pioniere della Video Art. Nam June Paik, sperimentatore di diversi materiali e forme d’arte, entrato a far parte del gruppo artistico Fluxus, trova un alter ego italiano nell’amica Federica Marangoni, pioniera nell’utilizzo del vetro e della video arte e anticipatrice di tendenze artistiche. Si rinsalda così naturalmente il ponte fra Corea e Italia grazie all’Arte che come sempre supera tutte le barriere, creando amicizia fra nazioni.

La temperatura dei conflitti mondiali in corso, in parallelo a una perdurante pandemia virale, globalmente diffusa, mette l’artista, sensibile sismografo del reale, di fronte a se stesso e al suo universo di creazioni materiali, immateriali, coscienziali.

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