Si è chiusa positivamente la Conferenza dei Servizi inerente la seconda variante al progetto di realizzazione della pista ciclabile nel tratto tra Borgo Prino e Oneglia. Una variante, come si legge nella documentazione, che “prevede la variazione di alcune opere non sostanziali e non prevede variazione dell’importo contrattuale”
Nonostante la chiusura positiva della Conferenza, non sono mancate svariate prescrizioni, in particolar modo dal Comandante della Polizia Locale Aldo Bergaminelli per quel che concerne la viabilità.
Imperia: pista ciclabile, tanti dubbi sulla viabilità
Le prescrizioni sono arrivate dalla Regione Liguria e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, molte delle quali semplicemente di carattere procedurale. Tra quelle più importanti certamente la prescrizione del Ministero relativa all’ascensore che dovrà collegare la ciclabile al Comune di Imperia, in Viale Matteotti. “Il nuovo ascensore di collegamento verticale tra la pista ciclopedonale e viale G.Matteotti, nei pressi dell’edificio comunale, dovrà avere finiture esterne in lamiera stirata, da sottoporre a preventiva approvazione per quanto riguarda colore, tipologia e sistema di posa in opera”.
Altre prescrizioni sono arrivate dal Comune di Imperia, in particolare dal settore Urbanistica (dirigente Ilvo Calzia), di carattere procedurale (“i lavori non possono essere iniziati prima del rilascio delle Autorizzazioni Sismiche Preventive dei restanti lotti 3-4-5“) e dal settore Polizia Locale. In quest’ultimo caso più che che di prescrizioni, si tratta di contestazioni, che riguardano la viabilità. Gli appunti del Comandante Bergaminelli sono diversi, con particolare riferimento al rischio che si vada incontro a un forte rallentamento del traffico in diversi punti della città. Le problematiche più critiche riguardano gli impianti semaforici e il senso unico di via Alterisio sull’argine Sinistro.
Variante pista ciclabile, ecco tutti dubbi sulla viabilità
- Si ritiene che l’attraversamento pedonale di via Gavi debba essere mantenuto nella posizione attuale, a valle di quello in progetto, e non deve essere semaforizzato, sia per non creare inutili rallentamenti del traffico sia perchè si andrebbe a collocare una palina semaforica che progettualmente viene collocata su area privata (l’accesso all’università).
- Esclusivamente segnaletica orizzontale e verticale, fermarsi e dare la precedenza, “STOP”, anziché utilizzo dei semafori.
- All’ex passaggio a livello della stazione di Porto Maurizio oppure al collegamento della viabilità tra via Garessio e via Berio, le intersezioni semaforizzate non si ritengono la soluzione auspicabile sia perchè i tempi semaforici sarebbero la causa di code in attesa del verde veicolare che sul lungomare Vespucci sarebbero di difficile gestione per la conformazione della strada lato mare, sia perchè il presumibile massiccio utilizzo della pista ciclabile, soprattutto nelle giornate festive, creerebbe code in attesa anche sulla corsia ciclabile. L’utilizzo di impianti semaforici potrebbe essere impiegato con un attento studio dei volumi di traffico previsti e valutazione sui tempi da adottare per stabilire priorità e durate di verde per le singole direttrici anche se i cosiddetti tempi morti ( semaforo giallo, tutto rosso per ogni direzione e tempi di reazione dell’utenza) comunque aumenterebbero i tempi di percorrenza veicolare nel centro cittadino.
- Da quanto si evince a progetto parrebbe vietata la svolta a sinistra per i veicoli provenienti da viale G. Matteotti verso levante e che sarebbero intenzionati a portarsi verso via Sant’Agata, aggravando e bloccando quindi conseguentemente il traffico sul ponte Impero in quanto sarebbe necessario utilizzare solo l’argine sinistro con aumento dei veicoli in colonna e conseguentemente anche con blocco della circolazione su via Delbecchi e, come un domino, problemi di circolazione sul lungomare e nel centro di Oneglia.
- Non essendo chiari, per la nuova rotonda in borgo San Moro, i raggi di manovra indicati nelle tavole, sarebbero da valutare se correttamente disegnati e applicati per la svolta in via Trento da parte di autotreni, autoarticolati e autosnodati.
- Si ritiene che la soluzione del senso unico di Via Goffredo Alterisio, – argine sinistro comporterà un aggravamento del traffico per i veicoli provenienti dalla S.S. 28 sia su via Nazionale che su via Garessio, che confluirebbe poi principalmente su piazza Dante, o al limite nella nuova viabilità tra la ex stazione di Oneglia e Borgo San Moro, oltre a rallentare la circolazione anche sull’argine destro. Questo perchè le ridotte dimensioni della sede stradale dell’argine destro non invoglierebbero i conducenti al suo utilizzo, ma l’impossibilità di spalmare il traffico anche sul lato destro del torrente verrebbe vanificata dal senso unico e quindi per recarsi verso Porto Maurizio si accrescerebbe l’utilizzo dell’argine destro con rallentamenti dovuti all’incrocio di veicoli su sede stradale di ridotte dimensioni a causa della sosta permessa lungo la via mentre la possibilità di utilizzare via Nobel proveniendo da monti e dirigendosi verso Oneglia non sarebbe più cosi conveniente come ora in quanto dall’argine sinistro, con il nuovo senso unico da mare a monti i conducenti di veicoli che vanno verso il mare farebbero direttamente via Nazionale o al limite il primo tratto di argine per poi tornare verso la rotonda della porta dell’olivo e successivamente in via Garessio.
- Occorre valutare un potenziamento ed esatto posizionamento della segnaletica verticale, nonchè di quella orizzontale in corrispondenza di tutte le uscite della pista ciclabile, in quanto non correttamente progettata.
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Ecco il verbale della Conferenza dei Servizi