14 Novembre 2024 06:21

Cerca
Close this search box.

14 Novembre 2024 06:21

Gazza Marina: boom di avvistamenti nel Mar Ligure, parlano i “Delfini del Ponente”. “Uccello migratore che arriva in inverno. Trovati alcuni esemplari morti nell’imperiese” /Le immagini

In breve: Avvistare una Gazza Marina quindi è un momento molto emozionante, sia per la particolarità di questo animale, sia per il fatto che in questo inizio di inverno meteorologico il numero di esemplari è veramente importante.

Si tuffa in mare. Nuota sott’acqua e poi riemerge come se nulla fosse. Un avvistamento che ha scatenato lo stupore di tantissimi cittadini in Liguria, ma anche nel Lazio, in Campania, in Sicilia e in Puglia che, davanti ad un uccello che si muove nell’acqua come un pesce, con la stessa tranquillità ed agilità, sono rimasti esterrefatti.

Ed infatti, come spiegano i biologi e i ricercatori dell’Associazione Delfini Del Ponente, questo è un avvistamento molto particolare. È la gazza marina.

Gazza Marina: boom di avvistamenti nel Mar Ligure, parlano i “Delfini del Ponente”

Cos’è la Gazza Marina? Viene spontaneo accomunarla alla gazza comune, per via del nome, ma non è così. La Gazza Marina è invece una parente della coloratissima Pulcinella di Mare e, per gli amanti delle specifiche, questo uccello appartiene all’ordine dei Charadriiformes e alla famiglia degli Alcidae. Nel Mar Ligure, dove la sua presenza quest’anno è veramente massiccia, non è la prima volta che viene avvistata, ma la particolarità di questi giorni, è proprio il numero importante di esemplari che si stanno osservando con grande frequenza.

“La Gazza Marina è una specie tipica del nord Europa, le cui maggiori colonie si trovano in Norvegia, Irlanda e Regno Unito – spiega Enrico Carta ornitologo del team di ricercatori di Delfini Del Ponente – È un migratore regolare e svernante del Mar Ligure e arriva in inverno, generalmente nei mesi di dicembre e gennaio. Poi torna nell’Oceano per trascorrere i rimanenti mesi dell’anno”.

Grazie alla sua colorazione tipica (sono bianchi e neri), somigliano ai pinguini e come questi si aiutano nel nuoto con la coda e con le ali.

Ma come mai la gazza marina arriva nel Mar Mediterraneo e specialmente nel Mar Ligure? A rispondere alla domanda è sempre il dottor Carta che spiega: “Questo uccello si sposta seguendo la linea costiera, quindi diciamo che costeggia le coste atlantiche del continente europeo e poi dallo Stretto di Gibilterra arriva qui. E si ferma volentieri nel Mar Ligure perché è una delle porzioni più a Nord del Mediterraneo, e quindi con acque un po’ più fredde.

Altri esemplari invece volano ancora più a sud come dimostrano gli ultimi avvistamenti anche nel Lazio e nel Golfo di Napoli. Inoltre, ha abitudini più costiere di altre specie simili, come la pulcinella di mare, e questo facilita non poco gli avvistamenti”.

Avvistare una Gazza Marina quindi è un momento molto emozionante, sia per la particolarità di questo animale, sia per il fatto che in questo inizio di inverno meteorologico il numero di esemplari è veramente importante.

Difficile comprendere del tutto ciò che sta succedendo: avvistamenti così corposi non se ne registrano da molto tempo. Come minimo dai primi anni 2000, ma più probabilmente bisogna risalire addirittura ad un secolo fa: pensate che il 25 dicembre 1929 dei cacciatori a Savona ne abbatterono ben 28, per poi interrompersi per mancanza di cartucce.

Purtroppo, tra questi animali, non tutti sono in buona salute e c’è anche qualche esemplare che non riesce a sopravvivere: alcuni esemplari sono stati trovati morti a Finale Ligure, ad Alassio e a Imperia. Da un primo esame non sembra che abbiano ferite esterne evidenti e si presentano molto magre. Sarà importante comunque attendere i risultati delle analisi dei veterinari per comprendere meglio cosa sta accadendo.

“Quando le avvistate provate a scattare una foto un video e inviatecele – chiedono i ricercatori di Defini Del Ponente e l’ornitologo dell’associazione Enrico CartaI dati di tutti possono aiutarci tantissimo nella ricerca e nell’approfondire la sua presenza nel nostro mare!”

Condividi questo articolo: