“Sulla problematica dei punti nascita è necessario fare chiarezza“. Lo afferma il coordinatore territoriale di Imperia della Cisl Fp Liguria, Nico Zanchi, in una nota stampa.
Imperia: chiusura punto nascite. Parla la CISL – FP
“Ad oggi sulla carta i punti nascita della provincia di Imperia sono due, uno situato nel presidio di Sanremo e l’ altro nel presidio di Imperia. La normativa vigente e precisamente l’Accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che i punti nascita abbiano almeno 1000/nascite l’ anno, ma con eccezioni con punti nascita con almeno 500/nascite l’ anno, sulla base di motivate valutazioni legate a specifiche condizioni geografiche.
Per via della morfologia del territorio della provincia di Imperia, la Regione Liguria ha sempre garantito la presenza dei due punti nascita con questo tipo di organizzazione.
In seguito all’ emergenza Covid, nel febbraio del 2020 i reparti di ostetricia e ginecologia e di pediatria vennero unificati nel presidio di Imperia, alla luce dell’ organizzazione delle strutture che prevedeva l’ ospedale di Sanremo come presidio Covid.
Nei mesi successivi con fondi già decisi e stanziati precedentemente, si è potuto iniziare i lavori di ammodernamento e ristrutturazione dei locali dei reparti di pediatria e di ostetricia del presidio di Sanremo ,con fine lavori previsti per il mese di marzo 2023, con il ripristino della situazione precedente.
Ora è giusto fare una considerazione: cosa è cambiato visto che la Regione avrebbe l’intenzione di unificare i punti nascita? Dal punto di vista delle infrastrutture si può dire tranquillamente che la situazione non solo non è cambiata ma è addirittura peggiorata.
Da qui si deduce che le eccezioni previste dall’ Accordo Stato Regioni sarebbero ancora valide. La novità è una carenza molto importante sopratutto di ginecologi, che l’Asl1 ad oggi sta sopperendo con le prestazioni da parte di una cooperativa. Recentemente per via dello scorrimento della graduatoria in vigore si sta invece procedendo ad assumere nuove ostetriche.
Quella della carenza degli specialisti è una problematica enorme presente anche in tante altre realtà e in altre specializzazioni, e pesa sicuramente sulla dichiarazione del neo Assessore Regionale alla Sanità emersa dai quotidiani.
Quello che dobbiamo registrare però è che la carenza nella Asl1 è anche dovuta a numerose dimissioni che hanno di fatto creato questa problematica , fenomeno che riguarda tante specialità come ad esempio quella di Pronto soccorso, Psichiatria, Rianimazione, ecc… E questo è un problema che deve essere gestito al meglio dalla nuova Amministrazione che dovrà in ogni modo garantire la rete assistenziale, tenendo conto che il personale del comparto medico e non solo, non sceglie volentieri l’ Asl1 Imperiese.
Ma sostenere che la provincia di Imperia fino alla realizzazione del nuovo ospedale in Arma di Taggia debba avere un solo punto nascita è per la Cisl Fp Liguria è un enorme sbaglio.
Se fossimo in pianura, se avessimo infrastrutture stradali adeguate, si parlerebbe serenamente di un punto nascite unico,in conformità alla normativa vigente e sarebbe più che normale che la sede fosse baricentrica. Ma la nostra terra così non è, e la Regione non può non tenerne conto.
Inoltre nei presidi ospedalieri della provincia sono stati fatti investimenti importanti su queste strutture nel giro di 5 anni, prima sul punto nascite di Imperia e poi su quello di Sanremo e sarebbe veramente una vergogna buttare via i soldi dei contribuenti.
La sicurezza e l’ assistenza sono argomenti seri e la politica deve fare il suo lavoro aprendo tavoli di discussione senza ridurre la questione a guerre tra abitanti di Sanremo contro quelli di Imperia, o ancora peggio come si è letto nei giornali giustificare il tutto solo perché Imperia ha preso il reparto Urologia e allora Sanremo deve prendere il reparto di Ostetricia.
Sarebbe il segno di una deriva politica molto più seria di quello che si può immaginare In conclusione per la Cisl Fp Liguria Il punto nascita di Sanremo deve riaprire e quello di Imperia deve restare aperto. La popolazione della provincia di Imperia merita di più”.