22 Dicembre 2024 06:58

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“Lo sport e la chiesa”: il Panathlon Club Imperia – Sanremo incontra il Vescovo Antonio Suetta. “Attività sportiva necessaria per un deciso superamento dell’individualismo”

In breve: Il Presidente del Panathlon Club Imperia Sanremo Angelo Masin prima di dare la parola al Vescovo, ha tracciato un breve curriculum di Sua Eccellenza Monsignor Antonio Suetta.

Lo Sport e la Chiesa” è stato il tema della serata che il Panathlon Club Imperia Sanremo ha organizzato con la collaborazione e la partecipazione straordinaria del Vescovo di Ventimiglia-Sanremo Monsignor Antonio Suetta.

Presenti al convegno oltre ai soci Panathleti, il Senatore della Repubblica Italiana Giovanni Berrino, l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Sanremo Massimo Donzella, il Consigliere del Comune di Imperia Antonio Motosso, Ilio Masprone fondatore di diverse riviste, Giovanna Amedeo Presidente Regionale della Federazione Italiana Cronometristi e molte altre autorità civili e sportive.

“Lo sport e la chiesa”: il Panathlon Club Imperia – Sanremo incontra il Vescovo Antonio Suetta

Il Presidente del Panathlon Club Imperia Sanremo Angelo Masin prima di dare la parola al Vescovo, ha tracciato un breve curriculum di Sua Eccellenza Monsignor Antonio Suetta: il 4 Ottobre 1986, a soli 24 anni, dopo gli studi filosofici e teologici è stato ordinato Sacerdote da Sua Eccellenza Monsignor Alessandro Piazza Vescovo di Albenga-Imperia.

Partendo da una simpatica citazione del Salmo 146 “Il Signore non apprezza l’agile corsa dell’uomo” – il Vescovo di Ventimiglia San Remo, già responsabile della CEL per il Turismo, Sport e Tempo Libero – ha scherzato sulle sue scarse qualità sportive e, partendo da riferimenti di San Paolo, ha illustrato l’interesse della Chiesa nei confronti dello sport e degli sportivi.

Ha insistito molto come l’attività sportiva, intesa più come festa e aggregazione che come competizione agonistica, sia uno degli elementi portanti della missione educativa della Chiesa Cattolica. Ha ricordato l’interesse espresso da Santi come don Bosco e Filippo Neri, da Papi e Vescovi come Pio XII e Giovanni Paolo II facendo notare come la grande tradizione degli “oratori” ha sempre individuato nello sport un prezioso alleato formativo.

Quanto al tema dell’educazione – oggi più che mai attenzionato – ha rimarcato come esso non si possa ridurre a fornire competenze, ma debba piuttosto offrire un orizzonte valoriale, entro il quale collocare l’intera esistenza; da questo punto di vista anche l’attività sportiva non si deve interessare meramente di “prestazioni” e risultati, ma coltivare tutte le buone attitudini per la formazione di un’umanità completa ed autentica.

Concludendo si è soffermato sulla necessità di concorrere, anche mediante lo sport, ad un deciso superamento dell’individualismo dilagante e di curare opportunamente, all’interno di un quadro antropologico attento e adeguato, la cura e il rispetto della corporeità.

Alla conclusione del convegno il Presidente del Panathlon Club Imperia-Sanremo ha omaggiato il Vescovo, per ricordare l’evento, di un Crest con dedica e col libro del 60° anno di fondazione del Panathlon Club Imperia-Sanremo.

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