Uno show di cui avremmo fatto volentieri a meno. Lo ha inscenato, questa sera, nel corso dell’Assemblea dei Sindaci, il Presidente della Provincia e Sindaco di Imperia Claudio Scajola, parlando di “Procure Pasdaran”, attaccando il Magistrato antimafia Nicola Gratteri e citando impropriamente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un discorso che, per modi e toni, si è allontanato di gran lunga da quello pronunciato solo pochi giorni fa dal Capo dello Stato davanti all’assemblea Anci. Oggetto i reati imputabili ai Sindaci.
Imperia: Scajola e l’attacco a Procure e Gratteri
Scajola, come aveva già fatto in occasione delle celebrazioni di San Leonardo, è tornato a parlare di uno degli argomenti più discussi degli ultimi tempi, ovvero la riforma del reato di abuso d’ufficio, annunciata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni (“nella pubblica amministrazione intrisa di vincoli burocratici, i Sindaci sono troppo spesso chiamati a interpretazioni che rendono rischiose le loro scelte”). E lo ha fatto, a nostro giudizio, con toni inopportuni e fuori luogo per la carica che riveste.
L’ex Ministro, nel corso dell’assemblea dei Sindaci, in programma questo pomeriggio in Provincia, ha dichiarato “lo stesso Presidente della Repubblica nel suo intervento è stato molto diretto e molto chiaro sul tema dei reati imputabili ai Sindaci, che hanno già provocato, se avete visto, in alcuni pasdaran delle procure alcune reazioni spaventate, quasi gli si levasse un po’ di potere nell’incriminare i Sindaci”.
Peccato, però, che Mattarella, da sempre riconosciuto come uomo delle istituzioni, ispirato ai valori della democrazia, non abbia messo in discussione il lavoro delle Procure, ma piuttosto abbia fatto riferimento alle difficoltà che incontrano i Sindaci nell’espletamento delle proprie funzioni e alla necessità di “definire, con precisione, i confini delle loro responsabilità”. Che è ben diverso dal presentare i Sindaci come vittime di Procure pasdaran.
Cosa ha detto il Presidente Sergio Mattarella
“Le funzioni degli amministratori locali – ha detto il Capo dello Stato – sono spesso ostacolate dalla complessità. Sono sfidate anche dalla criminalità. Penso alle intimidazioni e alle minacce che gravano talvolta sul loro compito. A loro tocca essere il presidio di legalità più prossimo ai cittadini. Dalla loro personale integrità passa tanta parte della credibilità delle istituzioni. La legalità è presidio del bene comune. Esprimo la piena solidarietà e la vicinanza della Repubblica a quanti sono sotto attacco e a quanti sono stati bersaglio su questo fronte. La funzione dei Sindaci va tutelata e considero meritevole di ogni attenzione l’impegno che da tempo l’Anci conduce per definire con più coerenza lo status giuridico degli amministratori e per definire, con precisione, i confini delle loro responsabilità. Sarebbe una sconfitta per la democrazia se si facesse strada l’idea che l’esercizio delle funzioni di Sindaco, oltre a essere faticoso, è così gravato da rischi da giungere quasi all’impraticabilità. I Comuni, le Province, le amministrazioni degli enti locali devono trovarsi nella condizione di poter operare”.
L’attacco a Gratteri
Scajola si è poi lasciato andare, davanti ai microfoni (era anche questo un fuori onda non autorizzato?) a un attacco diretto al Magistrato antimafia Nicola Gratteri.
“Ho letto alcune dichiarazioni del procuratore Gratteri che mi hanno fatto rabbrividire – ha detto il Sindaco e Presidente della Provincia – Io sono sulla linea del presidente della repubblica Mattarella, del presidente Decaro, del Ministro della giustizia Conso, del Ministro dell’Interno e di tutti coloro che hanno buonsenso”.
Ma cosa ha detto Gratteri?
“L’abuso d’ufficio è un reato difficile da dimostrare, così come è formulato – ha detto il Magistrato a Otto e Mezzo – Ma è un reato spia, e secondo me serve. Non vorrei che alcuni Sindaci scegliessero di usare il Comune come casa propria. I Sindaci se vogliono un parere tecnico prima di apportare una firma possono chiederlo, se invece vogliono favorire il parente o l’amico è giusto che gli arrivi l’avviso di garanzia”.
Lo stesso Magistrato, in una intervista alla Stampa, ha aggiunto: “E’ un falso problema perché i processi per abuso di ufficio sono pochissimi ed è un reato quasi indimostrabile. Quello che dicono i sindaci forse è vero, ma è anche vero che il Comune non può diventare ‘cosa propria’. Forse la strada giusta è una rivisitazione della norma”.
Sono queste le dichiarazioni che hanno fatto rabbrividire il Sindaco di Imperia Claudio Scajola? Confidiamo, a questo punto, che siano altre. Chi rappresenta una città, una provincia, dovrebbe esimersi, ancor di più quando in veste istituzionale, dall’esprimere giudizi di un certo tenore, rischiando di mettere in imbarazzo la propria comunità. Esattamente come quando il Comune decise, senza motivo, di disertare l’incontro pubblico, a Imperia, del Magistrato antimafia Nicola Gratteri. Già, proprio lui.
Mattia Mangraviti