La Provincia restaura uno dei “gioielli” architettonici e ingegneristici del territorio. Si tratta del Ponte di Loreto, a Triora, che attraversa il torrente Argentina ad un’altezza di circa 120 metri. Quando fu costruito, alla fine degli Anni Cinquanta, era considerato il ponte ad arcata unica più alto d’Europa.
I lavori dureranno cinque mesi e il ponte sarà chiuso al traffico con presidio di mezzi di soccorso e Protezione civile per Cetta
All’epoca era un’opera ardita e innovativa, ora ha bisogno di lavori di ripristino strutturale. L’importo complessivo degli interventi ammonta a un milione e 210 mila euro, interamente finanziato dal Governo con il Decreto-Ponti del 2021, con il quale la Provincia di Imperia ha ottenuto un contributo di 8 milioni e mezzo di euro per i lavori triennali sui ponti del territorio.
La Provincia, ancor prima, pensava di intervenire sul Ponte di Loreto: nel 2019 partecipò a un concorso di progettazione di grandi opere, in seguito al quale da Roma arrivò un finanziamento di 100 mila euro per la progettazione esecutiva dei lavori, affidata nel 2020 alla Seteco Ingegneria sel di Genova. Dopo più di un anno di studi è stata definita dai tecnici della società genovese. Il cantiere, complesso e ardimentoso, nel 2023 dovrà consolidare in sicurezza il ponte. La durata prevista dei lavori è di cinque mesi, da maggio a settembre.
In accordo con il Comune di Triora, tempi e modalità degli interventi sono stati definiti in modo da creare i minori disagi possibili alle famiglie che abitano a Cetta, frazione di Triora, dove termina la strada di collegamento dal ponte alle case.
Nell’ambito del Piano triennale è stato inaugurato proprio nei giorni scorsi il restyling del ponte a Pornassio sulla strada provinciale di collegamento con Mendatica. Sono in corso lavori sul ponte della Sp 11 a Ubaghetta (Comune di Ranzo) e interventi di manutenzione sui ponti della Sp 548 della Valle Argentina (Comune di Montalto-Carpasio), inoltre sono stati appaltati lavori che riguardano il ponte sulla Sp 32 a Villa Viani (Comune di Pontedassio), il ponte sulla Sp 66 a Buggio (Comune di Pigna) e il ponte in ferro ex militare sulla Sp 65 a Molini di Triora.
Spiega il presidente della Provincia Claudio Scajola: “Sulla scia del crollo del Ponte Morandi, il Governo centrale ha stabilito dei finanziamenti per chi ritenesse necessario fare degli interventi sui ponti. Siamo stati molto celeri, abbiamo fatto le nostre richieste per la messa in sicurezza di diversi ponti della provincia di Imperia.
Quello di Pornassio è già stato ultimato, anche allargandolo e mettendolo in maggiore sicurezza così oggi si è dato il via all’approvazione del progetto del ponte di Loreto, che è il ponte più significativo di ingegneristica, più alto che c’è in provincia di Imperia.
Un ponte che è fatto fine degli anni’50 e che con questo progetto viene risanato, viene meglio sistemato, meglio messo in sicurezza e quindi un’occasione per il Comune di Triora e per tutta la Valle Argentina di recupero di una zona che ha anche un valore turistico”.
Il progettista dei lavori, ingegner Marcello Vaccarezza
Spiega il progettista dell’intervento di risanamento del Ponte di Loreto, ingegner Marcello Vaccarezza: “Andiamo ad intervenire su una delle opere più importanti del territorio dal punto di vista ingegneristico ed architettonico, uno dei ponti storici che abbiamo in Italia.
E’ un intervento che prevede sia un ripristino delle strutture nel loro aspetto esterno, ma anche dal punto di vista strutturale andiamo ad intervenire sulla soletta dell’impalcato, per garantire una maggiore portata rispetto a quella per cui attualmente è consentita al transito.
Un intervento che prevede nuove barriere di protezione e un incremento di quella che è la sicurezza della parte pedonale e ciclo pedonale della struttura. Il cronoprogramma prevede 5 mesi di lavori durante i quali il ponte sarà chiuso al traffico ma sarà garantito un passaggio pedonale per ridurre i disagi per la frazione di Cetta saranno previsti dei mezzi di soccorso e si sta valutando anche la predisposizione di un elisoccorso e ci saranno dei mezzi della protezione civile sui due lati del ponte, sempre a disposizione delle automobili, in maniera tale che si possa attraversare il ponte a piedi e comunque sia garantita la possibilità di raggiungere la frazione con l’automobile.