Tre anni e sei mesi di carcere. Così si è chiuso il processo, con la formula del rito abbreviato, che vedeva sul banco degli imputati, in Tribunale a Imperia, Marino Tripodi, 79enne sanremese, difeso dall’avvocato Stefania Lombardi, accusato di tentato omicidio, con l’aggravante di futili motivi e premeditazione, ai danni di Mario e Altin Boci, due fratelli albanesi di 41 e 35 anni.
Secondo quanto emerso, tutto sarebbe nato da una lite scaturita tra i tre per via di problemi nel pagamento dell’affitto dell’appartamento di proprietà di Tripodi, dove viveva una persona legata a una delle due vittime.
Il 79enne era accusato anche di ricettazione e possesso di armi clandestine e alterate.
Imperia: tentato duplice omicidio, 79enne condannato in Tribunale
Questa mattina si è tenuta la discussione, al termine della quale il Gup Anna Bonsignorio si è ritirato in camera di consiglio per circa un’ora prima di pronunciare la sentenza a 3 anni e 1o mesi di carcere con due provvisionali, pari a 20 mila e 5 mila euro, per i due fratelli, vittime del tentato omicidio, rappresentati dagli avvocati Luca Ritzu e Ramadan Tahiri.
Il Pm, Lorenzo Fornace, aveva chiesto la condanna a 3 anni e 10 mesi di carcere.
I fatti si sono svolti a Sanremo il 20 gennaio del 2017 quando, secondo l’accusa, il 79enne avrebbe esploso almeno sei colpi di un’arma da fuoco verso i due fratelli, di cui due proiettili ad altezza uomo, causando il ferimento di Mario Boci al braccio sinistro, con prognosi di 20 giorni.
Inoltre, l’arma utilizzata da Tripodi, una pistola marca Beretta, avrebbe avuto la matricola abrasa e la canna alterata, e, a seguito di successive verifiche, sarebbe risultata rubata nel 1987.