“Indicare il luogo di nascita non più quello dell’ospedale ma la residenza dei genitori”. Questa la proposta per “superare i campanilismi” emersa a margine del vertice svoltosi questa mattina nella sede della Provincia di Imperia tra i primi cittadini della provincia, il presidente della Provincia Claudio Scajola, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti insieme ad alcuni assessori della giunta regionale, tra cui l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola e l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola.
Tra gli argomenti toccati c’è stato anche quello della sanità e della possibile chiusura del punto nascite all’Ospedale di Imperia. Questo ha portato il Presidente della Provincia Claudio Scajola, a conclusione del suo intervento, a lanciare la proposta, a suo dire “provocazione”, di indicare come luogo di nascita sulla carta d’identità dei nuovi nati non la città in cui si trova l’Ospedale dove è avvenuto il parto, bensì il luogo di residenza dei genitori.
Claudio Scajola, presidente della Provincia
“Mi pare sia logico prevedere che come luogo di nascita di una bambina o di un bambina venga considerata la residenza dei genitori. Secondo me è fattibile perchè non potremo correre il rischio che fra un po’ di anni le persone siano nate soltanto nei capoluoghi di provincia in tutta Italia e spariscano dalle statistiche i piccoli paesi, su cui poi si fanno tante altre legislazioni e finanziamenti”.
Marco Scajola, assessore Regione Liguria
“È un argomento molto delicato, l’assessore Grattarola sta lavorando con grande attenzione. Sta ragionando assieme ai Comuni, perché loro devono poter decidere anche insieme alla regione quella che sarà la programmazione delle strutture sanitarie.
In questi giorni, però, visto che poi dietro la scelta c’è un po’ di campanilismo, assieme all’assessore Grattarola, abbiamo raccolto tre leggi, tre disegni di legge che al momento sono ferme alla Camera dei Deputati.
Prevedono una cosa molto bella, ovvero che quando un bambino nasce non venga indicato il luogo di quello o quell’altro ospedale, ma che nei documenti ci sia come luogo di nascita il luogo di residenza dei propri genitori.
Sarebbe molto bello, perché magari avremo anche bambini che nei propri documenti come luogo di nascita avrebbero i nostri paesi anche dell’entroterra, paesi dove non ci sono ospedali . Sarebbe un segnale che aiuterebbe a superare alcuni campanilismi che nel nostro territorio ci sono.
Al di là di questo Grattarola è una persona molto seria. Insieme alla conferenza dei sindaci e il territorio, sono certo che verranno prese le decisioni migliori per la salute di tutti”.