24 Novembre 2024 04:49

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24 Novembre 2024 04:49

Imperia: Seris, bilancio in rosso. Il 2021 chiuso con perdite per oltre 200 mila euro. Il caso Tari e l’aumento dei buoni pasto

In breve: Dal verbale del cda si evince che all'origine della consistente perdita di eservicio ci sarebbero la chiusura di alcune mense, ma soprattuto la notifica, da parte del Comune di Imperia, di accertamenti Tari per anni pregressi.

La Seris, società partecipata al 100% del Comune di Imperia, ha chiuso l’ultimo bilancio (2021) con perdite per oltre 200 mila euro. E’ questo uno dei motivi, come chiaramente illustrato nella relazione del cda, che ha portato all’aumento delle tariffe dei buoni pasto nel febbraio del 2022.

A incidere negativamente sul bilancio la notifica alla Seris, da parte del Comune, del pagamento della Tari per i locali, di proprietà del Comune, e in uso alla società in comodato gratuito, utilizzati per il servizio di refezione scolastica. Una richiesta talmente improvvisa che il cda della Seris, nella propria relazione scrive, in riferimento all’importo calcolato, oltre 200 mila euro, “avente natura del tutto inattesa”. Sino ad oggi, infatti, mai la Seris si era fatta carico della Tari. Chi pagava, dunque? E perché il Comune ha improvvisamente deciso di addebitare i costi alla propria partecipata creando così un debito che ha finito per ripercuotersi sull’utenza? 

Imperia: Seris, bilancio in perdita. Ecco i motivi

Del bilancio in perdita della Seris lo si apprende dal Dup, approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale. Alla voce Seris, compare il segno “meno” per una cifra pari a 234.853 euro. Un bilancio sofferente che ha portato la società incaricata della gestione del servizio di refezione scolastica e di pulizia degli stabili comunali (dal 2020) a chiudere l’esercizio in perdita per la prima volta negli ultimi anni e studiare accorgimenti di natura finanziaria, tra cui l’aumento dei buoni pasto. 

Considerato che il bilancio 2020 si è chiuso con un utile pari a 25 mila euro, cosa ha provocato un tracrollo così improvviso dei conti societari? Dal verbale del cda (28 giugno 2022) e dalla relazione del revisore dei conti, Sara Lercaro, si evince che all’origine della consistente perdita di esercizio ci sarebbero la chiusura di alcune mense, ma soprattuto la notifica, da parte del Comune di Imperia, nel luglio 2021, di accertamenti Tari per anni pregressi (dal 2015 a seguire), quantificati dalla società in 210 mila euro circa.

Dalla consultazione dei documenti si evince anche un cambio nel cda Seris, con l’uscita di scena del consigliere Simonpietro Motzo, sostituito dalla commercialista Nicoletta Cristiani, 51 anni. Invariati, invece, il presidente, Barbara Nani, e l’altro consigliere, Paolo Petrucci.

Il verbale del cda Seris

[…] Il presidente – si legge nel verbale del cda – evidenzia come il risultato negativo sia fortemente influenzato dalla riduzione del numero dei pasti somministrati a causa della chiusura di alcune mense e dall’assoggettamento della società alla tassa rifiuti, con effetto dal 2015“.

Nell’assemblea del giugno 2022 era presente anche il Sindaco di Imperia, Claudio Scajola.

“Nella Sua qualità di rappresentante dell’unico socio Comune di Imperia – si legge nel verbale – elogia la società ed il Consiglio d’Amministrazione per l’impegno dimostrato in anni non facili ed invita gli amministratori a continuare nella linea di un continuo miglioramento del servizio, che è ampiamente apprezzato dall’utenza, pur ricercando la massima economicità, laddove possibile”.

La relazione del revisore unico

Il revisore unico, Sara Lercaro, chiarisce ulteriormente la vicenda Tari nella propria relazione allegata al bilancio.

“Nel corso dell’esercizio 2021 – si legge – la società si è vista recapitare avvisi di accertamento relativi all’imposta (tassa per lo smaltimento dei rifiuti ), per anni pregressi. Si tratta di una spesa sopravvenuta, per la quale nulla è mai stato stanziato nei precedenti bilanci. In tema di assoggettamento al tributo Tari, il Comune di Imperia ha deciso di esercitare il suo potere di accertamento, nel rispetto dei termini di prescrizione vigenti. Pertanto, l’organo amministrativo ha ritenuto di dover accantonare al Fondo Rischi per spese future l’importo di 210.156 euro, ritenuto congruo in base ai conteggi che sono stati elaborati con i dati a disposizione della società al momento della chiusura del bilancio”. 

La relazione del cda Seris

Nella relazione del cda Seris non mancano critiche all’operato del Comune di Imperia.

“Nel mese di luglio gli uffici comunali – si legge – hanno chiesto alla società di comunicare i metri quadri dei locali utilizzati per il servizio refezione ai fini del calcolo della Tari. La società, dopo numerosi incontri con l’ufficio tecnico – che avrebbe dovuto conoscere i dati numerici essendo gli stabili di proprietà comunale concessi in comodato gratuito alla società non riuscendo ad ottenere dal proprietario i dati richiesti ha provveduto tramite il proprio personale amministrativo alla redazione di quanto richiesto, dandone contezza nel successivo mese di agosto. A fronte dei dati comunicati, il Comune di Imperia ha provveduto ad emettere alla fine dell’anno 2021 un avviso di accertamento per l’anno 2015 e due avvisi di pagamento (per gli anni 2020 e 2021), ritenendo la Seris soggetto passivo d’imposta“.

Nella relazione il cda Seris illustra anche le soluzioni per coprire la consistente perdita di esercizio. Tra queste, appunto, l’aumento delle tariffe.

“In ottemperanza a quanto suggerito dalla Fondazione Nazionale dei Dottori Commercialisti (Dispensa di Marzo 2022) – si legge – l’organo amministrativo ritiene che la perdita dell’esercizio possa trovare copertura nei futuri esercizi alla luce di quanto segue:

  • l’aumento delle tariffe dei buoni pasto effettuata a febbraio 2022 che da euro 4,80 è passato ad 5,30 per i primi figli (associata al corrispondente aumento previsto anche per i secondi figli), che consentirà a fronte degli stessi costi un incremento dei ricavi;
  • in corrispondenza del rinnovo del contratto di servizi che dovrà avvenire con l’avvio del prossimo anno scolastico (settembre 2022), si dovrà necessariamente tenere conto dei maggiori costi sostenuti dalla società;
  • la perdita dell’esercizio 2021, pari ad 234.853 euro, è già di fatto parzialmente coperta dagli utili tassati degli esercizi precedenti, portando il Patrimonio netto in negativo di soli euro 45.272, cifra che il consiglio di Amministrazione ritiene possa essere facilmente coperta nei prossimi 5 esercizi”.

Ecco i bilanci Seris dal 2013 a oggi

  • 2021 euro – 234.853 perdita di esercizio
  • 2020 euro 25.201 utile esercizio
  • 2019 euro 22.966 utile esercizio
  • 2018 euro 115.031 utile esercizio
  • 2017 euro 71.184 utile esercizio
  • 2016 euro 64.667 utile esercizio
  • 2015 euro 267 utile esercizio
  • 2014 euro 5.777 utile esercizio
  • 2013 euro 5.327 utile esercizio

 

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