Questa mattina il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha pubblicato la 33ª indagine sulla Qualità della vita. La classifica certifica la leadership di Bologna, seguita sul podio da Bolzano e Firenze. La provincia di Imperia si colloca al 72° posto, guadagnando 5 posizioni rispetto allo scorso anno. Tra le province del Nord Italia, Imperia è la peggiore ad esclusione di Rovigo, al 77° posto.
Il Sole 24 Ore: l’indagine sulla qualità della vita in Italia, i risultati di Imperia
Anche quest’anno l’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, di cui 40 aggiornata al 2022, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990:
Nel dettaglio, ecco i risultati di Imperia:
- ricchezza e consumi: 65° posto (invariato)
- affari e lavoro: 96° posto (-24 posizioni)
- ambiente e servizi: 29° posto (+18 posizioni)
- demografia, società e salute: 81° posto (+23 posizioni)
- giustizia e sicurezza: 94° posto (+9 posizioni)
- cultura e tempo libero: 25° posto (-10 posizioni)
La performance migliore è relativa, come già emerso nelle passate edizioni, all’indice del clima, per il quale Imperia si colloca al primo posto in Italia. La peggiore è invece relativa al verde urbano fruibile (calcolato in base a mq per abitante), per il quale la nostra provincia è all’ultimo gradino a livello nazionale.
Con 34 giorni l’anno con una temperatura percepita sotto i 30 gradi, Imperia si colloca al terzo posto per le ondate di calore, 21ª per quanto riguarda il soleggiamento e 63ª per gli eventi estremi (22 giorni all’anno con accumulo di pioggia maggiore a 40 mm).
Per quanto riguarda la sicurezza, la nostra provincia è 6ª in Italia relativamente all’indice di criminalità, addirittura prima per le denunce di percosse e terza per denunce relative alle violenze sessuali.
In merito ad ambiente e servizi, Imperia è 68ª in classifica per piste ciclabili, 34ª per la concentrazione media di Pm10 e 8ª per la circolazione di auto circolanti ogni 100 abitanti.
L’indagine della Qualità della vita, pubblicata sempre alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Alcuni parametri, però, sono aggiornati al 2022 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti dei grandi eventi che hanno scandito l’anno in corso. In alcuni ambiti, infatti, le performance dell’anno scorso sarebbero risultate superate dai fatti e avrebbero restituito una fotografia ormai invecchiata rispetto all’attualità. Negli ultimi mesi tre grandi shock hanno colpito la popolazione: l’inflazione, il caro energia e la guerra in Ucraina. Così, nell’indagine di quest’anno si contano ben 34 indicatori su 90 riferiti al 2022.