“Si rischia il blocco del traffico”. Quello che è accaduto questa mattina a seguito della chiusura del sottopasso di via Trento e dell’istituzione del doppio senso unico sui due argini del Torrente Impero era stato ampiamente previsto dal Comandante della Polizia Locale Aldo Bergaminelli. Un grido d’allarme messo nero su bianco nell’ultimo verbale della Conferenza dei Servizi inerente il progetto della pista ciclabile, rimasto evidentemente inascoltato.
Il Comandante aveva messo in guardia il Comune in merito alla possibilità di forti rallentamenti del traffico che si sarebbero potuti verificare senza l’apporto di ulteriori modifiche al piano viabilistico dell’Amministrazione.
Imperia: traffico in tilt, forse si poteva evitare?
Leggendo il verbale della Conferenza dei Servizi redatto lo scorso novembre viene da chiedersi come mai il Comune non abbia dato seguito alle indicazioni del Comandante della Polizia Locale che in particolar modo si concentravano sul senso unico dell’Argine Sinistro e sulla chiusura del sottopasso di via Trento.
“Da quanto si evince a progetto – si legge nelle prescrizioni del Comandante – parrebbe vietata la svolta a sinistra per i veicoli provenienti da viale G. Matteotti verso levante e che sarebbero intenzionati a portarsi verso via Sant’Agata, aggravando e bloccando quindi conseguentemente il traffico sul ponte Impero in quanto sarebbe necessario utilizzare solo l’argine sinistro con aumento dei veicoli in colonna e conseguentemente anche con blocco della circolazione su via Delbecchi e, come un domino, problemi di circolazione sul lungomare e nel centro di Oneglia.
Si ritiene – prosegue – che la soluzione del senso unico di Via Goffredo Alterisio, – argine sinistro comporterà un aggravamento del traffico per i veicoli provenienti dalla S.S. 28 sia su via Nazionale che su via Garessio, che confluirebbe poi principalmente su piazza Dante, o al limite nella nuova viabilità tra la ex stazione di Oneglia e Borgo San Moro, oltre a rallentare la circolazione anche sull’argine destro. Questo perchè le ridotte dimensioni della sede stradale dell’argine destro non invoglierebbero i conducenti al suo utilizzo, ma l’impossibilità di spalmare il traffico anche sul lato destro del torrente verrebbe vanificata dal senso unico e quindi per recarsi verso Porto Maurizio si accrescerebbe l’utilizzo dell’argine destro con rallentamenti dovuti all’incrocio di veicoli su sede stradale di ridotte dimensioni a causa della sosta permessa lungo la via mentre la possibilità di utilizzare via Nobel provenendo da monti e dirigendosi verso Oneglia non sarebbe più cosi conveniente come ora in quanto dall’argine sinistro, con il nuovo senso unico da mare a monti i conducenti di veicoli che vanno verso il mare farebbero direttamente via Nazionale o al limite il primo tratto di argine per poi tornare verso la rotonda della porta dell’olivo e successivamente in via Garessio”.
Considerazioni che, seppur legate al progetto definitivo della ciclabile combaciano perfettamente con l’attuale quadro viabilistico, prevedendone i disagi.
Questa mattina, secondo quanto trapelato, sarebbe emerso anche il problema del semaforo sito all’incrocio con il ponte della ferrovia, poi disattivato con il posizionamento di un agente della Polizia Locale, e del semaforo di viale Matteotti, davanti al Comune, perché provocherebbero ulteriori rallentamenti in un traffico già congestionato.
La speranza è che la mancata presa in considerazione delle indicazioni di Bergaminelli non rientri nell’ambito dei rapporti tesi tra il Sindaco Claudio Scajola e il Comandante che non devono in alcun modo avere ripercussioni sulla città e sui cittadini.