22 Dicembre 2024 20:26

22 Dicembre 2024 20:26

Imperia: sottopasso via Trento, Asl non informata della chiusura. Non esiste un piano viabilistico per ambulanze e mezzi di soccorso/Il caso

In breve: "Garantiremo le emergenze - fa sapere l'Asl - e faremo tutto il possibile per garantire tutti gli interventi, anche quelli, ordinari, compatibilmente con la situazione in essere".

La domanda che in molti si sono posti ieri mattina, 15 dicembre, primo giorno di chiusura del sottopasso di via Trento, con istituzione del doppio senso unico sugli Argini, è stata: “Ma le ambulanze da dove passano?”. Un quesito ovvio, quasi banale, vista l’interdizione al traffico, per mesi, della principale via di accesso al Pronto Soccorso e all’Ospedale di Imperia.

Abbiamo provato a rispondere a questa domanda, contattando direttamente l’Asl. La risposta è stata piuttosto sorprendente. Il Comune di Imperia non ha inviato alcuna comunicazione ufficiale all’Azienda Sanitaria per annunciare la chiusura del sottopasso di via Trento e le conseguenti modifiche alla viabilità.

Garantiremo le emergenze fa sapere l’azienda – e faremo tutto il possibile per garantire tutti gli interventi, anche quelli, ordinari, compatibilmente con la situazione in essere”.

Imperia: caos viabilità, nessun piano viabilistico per i mezzi di emergenza

Ad informare le Pubbliche Assistenze delle modifiche alla viabilità è stata l’Asl, di sua iniziativa, inviando una nota con allegata l’ordinanza del Comune di Imperia. “Si inoltra in allegato l’Ordinanza del Comune di Imperia per quanto riguarda la viabilità, in particolare per accedere all’Ospedale di Imperia. Si chiede di dare massima diffusione a tutto il vostro personale”.

Nessun tavolo è stato convocato per elaborare, di concerto con l’Asl (e non solo), un piano viabilistico alternativo, nessuna strategia volta a limitare i disagi per ambulanze e mezzi di soccorso che rischiano ogni giorno di rimanere imbottigliate nel traffico con pazienti a bordo o in attesa di raggiungerli, come per altro accaduto più volte nella giornata di ieri. Una gestione “all’italiana”, di quelle che riempiono le pagine dei giornali, tra lo stupore generale, in caso di tragedie.

Eppure si sapeva da mesi che il sottopasso avrebbe chiuso. Perché non si è pensato, per una volta che davvero sarebbe stato utile, di convocare uno di quei vertici tanto sbandierati in occasioni decisamente mento urgenti? 

 

 

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