4 Luglio 2024 02:28

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4 Luglio 2024 02:28

Imperia: Consiglio Comunale, porto turistico a Go Imperia e punto nascite. Le considerazioni del consigliere Ranise. “Spiace per le polemiche inutili. Necessario tutelare la qualità e l’efficienza del servizio”

In breve: Nel corso della riunione si è discusso del punto nascite e della proroga alla GoImperia per la gestione del porto.

Antonello Ranise, consigliere comunale del gruppo Cambiamo, interviene in merito alla seduta del Consiglio Comunale di ieri, lunedì 19 dicembre. Nel corso della riunione si è discusso del punto nascite e della proroga alla GoImperia per la gestione del porto.

Imperia: Consiglio Comunale, punto nascite e proroga a GoImperia per la gestione del Porto. Le considerazione di Antonello Ranise

“Ieri, in consiglio comunale, a cui non ho potuto partecipare per i postumi di un intervento, si è discusso della proroga del titolo concessionario del porto turistico a Go Imperia e di Punto Nascita.

Sul concessione a Go Imperia, si è già espresso autorevolmente il Sindaco e i consiglieri Gaggero e La Monica in merito sono stati ampiamente esaustivi. Spiace solo che per taluni l’ argomento sia sempre motivo di polemiche inutili e fuori tempo massimo.  La realtà storica sta semplicemente in chi voleva il porto turistico e viceversa chi non lo voleva.

In tema di punto nascite, vorrei invece aggiungere alcune considerazioni che possano essere utili per un confronto costruttivo.

Premesso che ogni decisione sarà presa con il piano sociosanitario del 2023, è da sottolineare come ogni direttiva debba rispettare essenzialmente la normativa del Decreto Ministeriale n°70 del 2015 che stabilisce in 500 nascite annue il livello minimo sotto il quale un punto nascite sarebbe insicuro, (1000 nascite annue il numero ideale). Sotto questa soglia un punto nascite non è sostenibile.

Noi dobbiamo anzitutto tutelare la qualità e l’ efficienza di un servizio. Due punti nascite non sono sostenibili a mio avviso. È chiaro che un punto nascite a Imperia gode di una maggiore sinergia con i reparti chirurgici (Chirurgia e Urologia) e dispone di un Centro Trasfusionale in sede. Questo è il dato. È chiaro però che ogni decisione debba essere presa nel contesto più ampio del piano sociosanitario regionale, anche per evitare sprechi di risorse, già purtroppo limitate.

Il vero problema, su cui insisto e su cui vorrei ci fosse una presa di coscienza anche della società civile oltre che degli addetti ai lavori, è la drammatica carenza di medici e infermieri, che mette a rischio la funzionalità dei singoli reparti e il destino stesso della sanità pubblica”.

Antonello Ranise

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