“Mi dispiace che sia successo tutto questo, ma ognuno è artefice del proprio destino”. Queste le parole del consigliere del CDA di Rivieracqua Giacomo Chiappori sull’inchiesta che ha coinvolto il Commissario dell’Ato idrico imperiese Gaia Checcucci, a margine della conferenza svoltasi oggi presso la sede della società a Sanremo.
Inchiesta corruzione Imperia: parla Giacomo Chiappori
“È un dispiacere, io ho lavorato con la Checcucci e mi dispiace sia successo questo. Ognuno poi è artefice del proprio destino.
Per quanto riguarda le consulenze, molte dell’imperiese, che le sono state contestate, io non sono in lei e non so come ha fatto a darle, però era del tutto evidente che ci si dovesse difendere dagli attacchi Amat, da Bordighera. Erano consulenze che servivano per far ripartire Rivieracqua.
Non credo che si siano degli intoppi. Adesso andiamo avanti, una parte del denaro del Pnrr ci è stato dato. Cominciamo gli appalti e alcuni sono già iniziati. Cominciamo i lotti che avevamo detto che dovevamo fare per adeguare anche Andora.
Però è indubbio che è un altro fosso che dobbiamo saltare in qualche modo.
Sono uno che la politica l’ha fatta. So già cosa succederà, sicuramente l’Ato tornerà nella provincia di Imperia. Anche perché c’è qualcuno che lo vuole e quindi va bene.
Parliamo di acqua, non diciamo ‘minchiate’. Andiamo avanti così, l’importante è arrivare in fondo. Sono quasi 10 anni che sono dietro all’acqua e ai suoi problemi. Problemi per cittadini, turisti. Mal di pancia che cominciavano a inizio di stagione e finivano a fine stagione.
Andiamo avanti e non fermiamoci. Poi si vedrà”.