“Ammettete di essere due mostri”. Queste le parole di Simone, padre di Ryan, il bambino di 6 anni attualmente ricoverato all’Ospedale Gaslini di Genova dopo che, il 19 dicembre scorso, è stato trovato gravemente ferito e incosciente in zona Gallardi, a Ventimiglia, in risposta alle dichiarazioni del compagno della nonna del piccolo, madre di Simone, rilasciate ieri sera a “La Vita in Diretta” su Rai Uno.
Sia il compagno che la nonna sono indagati per lesioni gravissime. L’uomo, inizialmente, aveva raccontato di aver trovato il bambino per strada ipotizzando che fosse stato investito da un’auto pirata, per poi, dopo alcuni giorni, costituirsi al Commissariato della città di confine ammettendo di aver picchiato il piccolo.
Bimbo picchiato a Ventimiglia: parla il compagno della nonna. “Non l’ho mai toccato, lo giuro”.
Ecco il post di Simone, padre di Ryan, in risposta alle dichiarazioni del compagno della madre, la nonna di Ryan.
“Ho appena visto l’intervista. Sono rimasto scioccato.
Dopo 10 ore di interrogatorio hai dichiarato di aver inveito con calci, pugni e bastonate su mio figlio e in diretta TV l’hai negato?
Con che coraggio continuate a fare scarica barile senza essere abbastanza maturi da prendervi le vostre colpe ?
Con che coraggio non riuscite ad ammettere al mondo intero che siete due mostri!!
Con che coraggio, maledetto, ti proclami “INNOCENTE” dopo aver fratturato 8 vertebre, rotto le costole le quali hanno perforato un polmone causando un’emorragia, dopo aver fratturato la milza e causato una frattura scomposta al braccio con il quale Ryan si è opposto, ha reagito, si è difeso con tutte le sue forze, preferendo farsi spaccare le costole pur di non farsi toccare la testa. Mentre il tuo vero intento, era soltanto quello di far MORIRE il bambino!!
Perché b*******, quando ho chiesto: siete sicuri sia una semplice caduta? Siete sicuri che non ha picchiato la testa perche se è qualcosa di grave ditelo, chiamate i soccorsi, mi avete detto “no e caduto si è graffiato, si è fatto male al polso” . Perché non avete allertato subito i soccorsi visto che sapevi il vero motivo?
A me chi me lo dice che non avete lanciato il bambino sul sedile in quella macchina schifosa come voi?
Perché avete preferito aggravare la sua condizione portandolo da me e non provare almeno a salvarlo?
Perché Ryan è vivo per miracolo, sai,”innocente”. Il tuo unico intento, era quello di farlo morire..
Il trasporto era la vostra speranza che morisse di emorragia nel tragitto”.
E aggiunge ancora: “Possibile che abbia urlato papà ho male alla pancia e non urla aiutatemi in una situazione come quella? Forse perché entrambi avete infierito? Visto che nessuno se ne accorto, nessuno sa, come riuscite a coprirvi a vicenda dopo tutto questo?”
E conclude: “Non voglio più commentare, perché ho rabbia, tantissima rabbia.
E se riesco a contenerla è solo perché quando guardo mio figlio negli occhi, mi fa capire che ha bisogno di me, del mio amore, della mia presenza.
Devi soffrire lentamente, giorno dopo giorno, devi provare sulla tua pelle per capire il dolore.
Presto mi rincontrerai e la rivincita più bella sarà dimostrarti che mio figlio è una roccia, ha più palle di te! Te lo ha dimostrato. E sarà lui a condannarti..
Lui tornerà a sorridere, riavrà la sua mamma, il suo fratellino, il suo papà, i suoi cani e l’Italia intera che lo ama. Tu cosa avrai? Pezzente! Avrai solo ciò che ti meriti.
Giorgia Meloni, Ministero della Giustizia vediamo se servite a qualcosa. Ho chiesto aiuto anche a voi perché voglio giustizia per mio figlio. I bambini non si toccano”.