Enrico Revello è stato riconfermato segretario provinciale dello Spi Cgil, il sindacato dei Pensionati della Cgil, con voto unanime. La rielezione di Revello è avvenuta nel corso del Congresso provinciale dello Spi Cgil, svoltosi a Sanremo nei locali della Federazione Operaia di via Corradi.
Il Congresso ospitato dalla Federazione operaia sanremese
I lavori congressuali hanno visto anche l’intervento, fra gli altri, del segretario generale della Cgil imperiese Fulvio Fellegara, del segretario Spi Cgil Liguria Ivano Bosco e di molti altri sindacalisti e delegati.
Sottolinea Enrico Revello ai microfoni di Imperiapost Tv: “Il Congresso è una ricorrenza importante e le ricorrenze hanno un valore simbolico ancor prima che celebrativo, perché ripropongono tutti gli avvenimenti che hanno caratterizzato il passato e che hanno contribuito a formare tutti gli elementi fondanti di un organizzazione nel tempo.
Noi siamo l’abbiamo voluto fare alla Federazione Operaia Sanremese perché sono più di 130 anni che questa struttura ha iniziato occuparsi dei bisogni di quelli che avevano più bisogno e noi, in qualche maniera, ci sentiamo quelli che hanno proseguito in questo cammino.
Siamo orgogliosi di aver portato avanti questo testimone, consapevoli che prima o poi lo passeremo ad altri che credono negli stessi valori e ritengono che occuparsi delle persone che hanno più bisogno sia il modo migliore per spendere la propria vita“.
Fellegara: “Necessario interrogarsi su quale futuro vogliamo dare a questo territorio e agire subito”
Dice Fulvio Felegara, segretario generale della Camera del Lavoro: “Gli anziani sono sicuramente una risorsa. Il tema è qual è il tipo di sviluppo di servizi di lavoro o qual è il tipo di società che abbiamo in mente per i prossimi anni, in un territorio che ha delle caratteristiche che sono quelle note di una demografia che ci porta ad essere sempre più anziani.
La situazione ci ha portato ad avere per avere nel prossimo futuro meno giovani e le due cose sono due tendenze che chiaramente preoccupano. Perché i meno giovani poi non sono l’unica tendenza di questo territorio, ma abbiamo anche un grosso tema che è l‘abbandono scolastico e tutto ciò porta un lavoro dequalificato.
Chi studia, i pochi laureati di questo territorio, vanno lontano e si fermano dove hanno studiato. Chi rimane sul territorio spesso ha un lavoro dequalificato e meno protetto, più precario. E allora penso che questo porterà poi ad avere degli anziani fragili, anziani con minori risorse pensionistiche.
Sul tipo di servizi che diamo dobbiamo chiederci poi qual è il trasporto pubblico locale che questo territorio riesce a offrire, tenuto conto anche della cronaca dell’Rt. Qual è il livello di sanità che questo territorio riesce ad offrire, tenuto conto dei continui ritardi, l’insufficienza, l’inadeguatezza delle politiche sanitarie che questa regione mette in campo ormai da anni.
E’ passato il tempo in cui si poteva dire che la colpa era di chi governava prima, perché chi governa adesso governava prima. Sono 7 anni che si promettono dei risultati che ad oggi non ci sono. C’è carenza di medici di famiglia, c’è carenza di infermieri di OSS negli ospedali;
l’ospedale di Bordighera ancora in un limbo e non si capisce se e quando e si potrà realizzare; il futuro dell’ospedale unico ancora incerto e la medicina territoriale fa fatica; le liste di attesa sono lunghissime. Ma allora qual è il tipo di offerta su questo territorio in grado di offrire collegamenti, infrastrutture?
Quando poi si parla di anziani, in realtà si parla di come questa società si organizza di qual è il tipo di società che pensiamo e guardando al futuro su tutte queste cose la CGIL chiede delle risposte e chiede iniziative di sviluppo del territorio che tengano conto delle problematiche che stiamo provando a sollevare e sulle quali bisogna agire e da subito“.