“Quando ho saputo della candidatura a sindaco di Ivan Bracco ho reagito con entusiasmo e speranza”. É un endorsement di peso quello dell’ex provveditore agli studi regionale Anna Maria Giuganino, candidata sindaco nel 2004 (perse contro Luigi Sappa, ndr) nelle fila del centrosinistra.
Imperia, elezioni 2023: l’endorsement a Ivan Bracco dell’ex provveditore e candidato sindaco Anna Maria Giuganino
Perché, dopo anni di silenzio, ha deciso di appoggiare pubblicamente la candidatura dell’ispettore capo Ivan Bracco?
“Bracco ha un profilo di alto livello, è una persona seria, ai tempi in cui lavoravo nel mondo della scuola abbiamo collaborato in molte occasioni in favore di progetti rivolti ai pericoli di internet. Sono sempre stata una cittadina interessata alla vita pubblica. Sono di origini piemontesi ma mi sento imperiese e amo questa città. Quando Bracco mi ha detto di aver intenzione di candidarsi a sindaco, ho detto: molto bene. È sempre stata una persona corretta e stimabile e dalle sue parole è emersa chiara la voglia di migliorare questa città, nel senso della vivibilità e vitalità della stessa. Oggi Imperia è spenta. Non voglio dire che l’amministrazione non abbia fatto delle opere, un conto però sono le opere, basta passare in via Trento e te ne accorgi, un conto è la vita quotidiana della città. Ci sono pochi servizi, la gente esce poco perché c’è poco da fare.
La qualità della vita a Imperia, chi va un po’ in giro lo sa, è un po’ deficitaria. È molto bella dal punto di vista geografico, ottimo clima, è una città baciata dalla fortuna dal quel punto di vista. Imperia, però, è anche una città che pian piano sta morendo, anche dal punto di vista commerciale. Non ci sono punti di aggregazione e senza di questi la città si spegne.
Penso che Bracco stia provando a lavorare per rivitalizzare la città, sopratutto per i giovani. Credo anche che siano giuste le alternanze e gli avvicendamenti tra le varie forze politiche. Il centrodestra ha governato negli ultimi ??
Sono sempre stata una persona di centrosinistra, anche se non ho mai avuto tessere di partiti. Nel 2004, da esponente della società civile, sono stata candidata alla carica di Sindaco contro Sappa, che era primo cittadino uscente, per la compagine che oggi dovrebbe appoggiare la candidatura di Ivan Bracco”.
Sembra che ci siano delle resistenze all’interno del centrosinistra, sia nel PD che tra i socialisti, sul nome di Bracco. Cosa ne pensa?
“È un peccato se ci sono delle resistenze. Spero che alla fine trovino una sintesi tra le varie correnti. Mi auguro che non si faccia l’errore del passato. Bisogna stare tutti insieme sostenendo un candidato sindaco. Mi riferisco a tutta l’area che va dal centro alla sinistra, se si dividono si parcellizza il voto e non riusciranno mai a vincere. Lo dico senza nessuna malevolenza, se il centrosinistra avesse 2 o 3 candidati, uno sa già che può andarsene al mare. Bisogna uscire dalle logiche super personali per guardare un po’ più in là. Mi auguro con tutto il cuore, vista la disponibilità di Bracco, che i partiti di centrosinistra lo sostengano, se no è una politica gattopardesca: cambiare tutto affinché nulla cambi”.
Vuole fare un appello?
“Il mio messaggio da donna di centrosinistra è che finalmente si lavori tutti insieme. Se si vuole provare a fare delle cose nuove e più aperte, che guardano al futuro dei ragazzi, che se ne stanno andando via tutti, bisogna guardare al futuro con una persona come Bracco. In questa città o hai un’impresa, un’attività commerciale e puoi continuare a lavorare oppure sei costretto ad andare via. Bisogna creare occasioni per far restare i giovani”.
Un possibile ritorno in campo?
“No, sono attempata ormai, non intendo assumere impegni politici ma se mi si venisse a chiedere un confronto o un consiglio in favore di Bracco lo darei ben volentieri”.