Rinviate a giudizio per appropriazione indebita perché accusate di non aver riconsegnato il materiale fornito durante un corso di formazione per estetista, quattro giovani donne sono state prosciolte dal Gup di Imperia, Massimiliano Botti, perché il fatto non costituisce reato.
Imperia: accusate di appropriazione indebita, prosciolte quattro giovani donne
Secondo quanto contestato dall’accusa, le 4 giovani donne, di 24, 23 e 21 anni, si sarebbero ritirate dal corso di formazione senza riconsegnare il materiale consegnato, ovvero bag trucco, ferri per l’attività di manicure e pedicure, e camice da lavoro, per un valore da un minimo di 300 a un massimo di mille euro. Da qui l’accusa di appropriazione indebita. L’indagine aveva preso piede dopo la denuncia della proprietaria della scuola di formazione.
I legali della difesa, gli avvocati, Fabrizio Cravero, Luigi Palumbo e Alessandro Sindoni sono riusciti a dimostrare che il contratto di iscrizione al corso di formazione presentava alcuni aspetti contraddittori in merito all’obbligo di riconosegnare il materiale e che, dunque, la controversia non era di naturale penale, ma civilistica. Un’interpretazione condivisa sia dal Pm, Salvatore Salemi, che dal Gup, Massimiliano Botti, che ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato.