Matteo Messina Denaro è stato arrestato mentre era in fila per un tampone, con un falso nome, Andrea Bonafede, presso la Clinica privata Maddalena di Palermo. All’uscita, Denaro è stato accompagnato all’interno di un furgone nero tra gli applausi e la commozione dei cittadini di Palermo.
Mafia: “Sono Matteo Messina Denaro”. Così il boss ai Carabinieri al momento dell’arresto
Secondo quanto raccontato dalla direttrice della struttura palermitana, Matteo Messina Denaro “frequentava la clinica ed era stato operato in Chirurgia, ora veniva seguito in Oncologia”.
“Stamattina alle 6 non c’era nulla – ha spiegato – poi i miei collaboratori mi hanno chiamato: ci sono i Ros, mi hanno detto, e si è presentato un militare in assetto di guerra, stiamo cercando una persona, mi ha detto, stia tranquilla. In ogni piano c’era uno di loro, Carabinieri in assetto di guerra, lui è scappato, è andato fuori al bar e lo hanno preso. Ha tentato la fuga al bar e c’è stato molto trambusto. Era seguito in chirurgia, dove è stato operato, e oncologia. Era venuto qua per un tampone stamattina e poi per seguire i trattamenti con un altro nome, era un paziente noto alla clinica, ha fatto anche dei trattamenti. Un anno sicuramente, ma non avevamo alcuna idea di chi fosse, figuriamoci se potevamo saperlo o riconoscerlo“.
Al momento dell’arresto Messina Denaro avrebbe dichiarato ai Carabinieri: “Sono Matteo Messina Denaro”. Insieme al boss è stato arrestato anche Giovanni Luppino, in manette per favoreggiamento. Avrebbe accompagnato Messina Denaro alla clinica Madonnina.