“Le nostre osservazioni si concentrano su tre punti chiave: il pulmino a guida autonoma, l’impatto sulla viabilità e i parcheggi alla Galeazza“. Lo hanno affermato oggi i consiglieri di minoranza convocando una conferenza stampa presso la sala commissioni di Palazzo Civico per affrontare l’argomento Pista Ciclabile. Presenti i consiglieri di Imperia Al Centro Guido Abbo ed Edoardo Verda, Fabrizio Risso (Pd) e Roberto Saluzzo (Imperia di tutti Imperia per Tutti).
Imperia, Pista Ciclabile: opposizioni all’attacco
I consiglieri di “Imperia al Centro” Guido Abbo e Edoardo Verda hanno presentato un “libro bianco” contenente osservazioni e ampie proposte di modifica al progetto di ciclabile in fase di realizzazione a Imperia.
Abbo e Verda contestano anzitutto la scarsa trasparenza e le numerose varianti che hanno stravolto infrastruttura di mobilità sostenibile che avrebbe migliorato la qualità della vita degli imperiesi.
Le osservazioni dei due consiglieri di opposizione si concentrano su tre punti chiave: il pulmino a guida autonoma, l’impatto sulla viabilità e i parcheggi alla Galeazza.
“La navetta a guida autonoma” attaccano i consiglieri Abbo e Verda “è inutile e avrà effetti devastanti sulla viabilità cittadina. Su 224 Km di strade urbane l’asse servito dalla nuova infrastruttura coprirà 2 km fra ex stazione di Porto e la ex stazione di Oneglia, poco più dell’ 1% dei del totale in un tratto in cui transitano 2.000 persone all’ora. Le navette hanno una portata massima di 108 passeggeri all’ora, il 5% del normale traffico di ogni giorno. Rinunciamo alle navette a guida autonoma e non usiamo Imperia come cavia per un’innovazione tecnologica che porterà solo costi abnormi. In alternativa servono invece bus elettrici da usare nei percorsi a rete, come si è fatto per il Parasio, la Marina, il servizio spiagge, Villa Grock. Al TPL di Imperia serve flessibilità, non 2 km avanti e indietro.”
“Non solo le navette a guida autonoma sono irrilevanti per l’utenza” proseguono i consiglieri di Imperia al Centro “ma l’inserimento del percorso dedicato condiziona pesantemente sia la pista ciclabile che la viabilità ordinaria. Si creeranno infatti interferenze con la pista ciclabile fra il palazzo Comunale e il Catasto, il restringimento dell’argine sinistro impedirà per sempre il ripristino del doppio senso e, con la versione attuale del progetto, l’impatto sulla viabilità sarà devastante: la nuova rotonda di Borgo San Moro sarà un collo di bottiglia che trasformerà via Garessio in un immenso ingorgo”.
Inoltre “tutto l’asse dalla stazione di Oneglia a Borgo San Moro” ricordano Abbo e Verda “ nel progetto originario era a doppio senso mentre ora è senso unico a causa della corsia dedicata alla navetta”.
“Serve uno studio di traffico” continuano i consiglieri di opposizione ”e occorre creare un percorso più scorrevole per chi proviene da Via Garessio e Via Agnesi, dall’Argine Destro verso la rotonda di Borgo San Moro e da quella verso Porto Maurizio.
Le proposte concrete? Ripristinare il sottopasso ciclabile sulla rotonda di Borgo San Moro, ripristinare la rotonda fra Via Garessio e Via Berio e prevedere un sottopasso o sovrappasso per la ciclabile, prevedere per il futuro, con opportuni finanziamenti, una rampa dalla rotatoria delle Carceri”.
Un altro punto critico è Galeazza e il percorso sull’Incompiuta.
“Per questa zona il progetto esecutivo” proseguono Abbo e Verda ”è di tre tavole con qualche riga abbozzata e senza alcun dettaglio. Si capisce tuttavia che, per non rinunciare a 100 posti auto fra la Rabina e la Galeazza, si prevede una passerella a sbalzo e lo spostamento della ciclopedonale verso mare. I parcheggi, situati a monte e a mare, sarebbero serviti da una sola corsia con senso unico alternato; non si capisce come si pensi di gestire il traffico in questo imbuto, con auto che arriveranno fin quasi al confine di Diano. Rischiamo di rovinare Capo Berta, portando auto e traffico ovunque, in un tratto straordinario e amato da tutti gli imperiesi. Bisogna rinunciare alla passerella a sbalzo e ai parcheggi dopo la Rabina, lasciando solo una corsia di servizio per gli autorizzati. Per sostituire i 100 posti auto mancanti proponiamo una navetta a servizio spiagge e l’ampliamento del parcheggio dalla Rabina che compenserà i parcheggi persi”
“Temiamo che l’amministrazione, ovvero il Sindaco” concludono Abbo e Verda “non cambierà idea nonostante i disastrosi effetti di scelte improvvisate si stiano già vedendo in questi giorni; questa è l’ultima occasione per rimettere a posto le priorità.
Edoardo Verda
“La navetta a guida autonoma, che secondo noi rappresenta una dei principali motivi di queste criticità, va a sottrarre spazio alle auto, ai pedoni e alla pista ciclopedonale.
Infine la pista ciclabile alla Galeazza, dove saranno previste nuove asfaltature e nuovi parcheggi.
Le alternative? Per quanto riguarda la navetta a guida autonoma riteniamo sia un intervento sbagliato e molto costoso. Fondi che potrebbero essere utilizzati sì per migliorare il trasporto pubblico locale, che rappresenta una fondamentale infrastruttura per la viabilità, ma con una tecnologia già sviluppata, come possono essere le navette elettriche che già ci sono, con un conducente, in maniera da non doversi focalizzare su una unica corsia dedicata, come è previsto da questo progetto di soli 2 km, ma di poter permettere un miglioramento degli spostamenti all’interno delle nostro valli e del nostro entroterra”.