22 Novembre 2024 19:03

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22 Novembre 2024 19:03

Diano Marina: lavori Borgo Paradiso, appello di Diano Domani al Sindaco. “Intervento disastroso, chiediamo un confronto pubblico”

In breve: "Abbiamo infatti atteso qualche giorno prima di esternare la nostra posizione sugli effetti della mareggiata a Borgo Paradiso per non rischiare di farci trasportare troppo dall’enfasi e dalla rabbia".

“Abbiamo chiesto via Pec al protocollo del Comune di Diano Marina un confronto pubblico con il Sindaco Za Garibaldi, aperto a tutti i dianesi, nel quale confrontarci con progetti, delibere, dati e numeri alla mano, sui lavori effettuati a Borgo Paradiso, sulle criticità già emerse dopo la disastrosa mareggiata dei giorni scorsi e sugli effetti che gli interventi eseguiti possono produrre nel futuro”. Così, in una nota, i consiglieri di Diano Domani Francesco Parrella e Micaela Cavalleri, a pochi giorni dalla mareggiata a seguito della quale l’intero arenile di Borgo Paradiso è stato invaso dalla ghiaia. 

Diano Marina: lavori Borgo Paradiso, opposizione all’attacco dopo la mareggiata

“La sede del confonto la scelga Za – prosegue la nota – noi siamo disponibili a concordare le modalità dell’incontro. E’ vero, ne abbiamo già parlato e lo rifaremo in consiglio comunale, ma i cittadini vanno incontrati e informati anche in momenti meno istituzionali, e questo intervento lo merita perché ha cambiato il volto di una zona a cui i Dianesi sono affezionatissimi.

Abbiamo infatti atteso qualche giorno prima di esternare la nostra posizione sugli effetti della mareggiata a Borgo Paradiso per non rischiare di farci trasportare troppo dall’enfasi e dalla rabbia, tuttavia rivendichiamo di essere stati, fin dall’inizio dello sciagurato intervento di rimozione delle scogliere e di sistemazione di un’ingente quantità di ghiaia di cava, assolutamente tempestivi, coerenti e determinati nel giudizio negativo sulla scelta dell’Amministrazione di destinare tutti e 5 i milioni di Euro ricevuti dalla Protezione Civile (per il tramite della Regione Liguria) nella zona di Borgo Paradiso, peraltro per effettuare un intervento che riteniamo, ancor di più oggi, disastroso.

La mareggiata dell’altro giorno (3.7 metri di altezza dell’onda), oltre ad essere ben al di sotto del record raggiunto dalle onde del 2018 (10.3 metri di altezza) potrebbe anche essere nel corso dell’inverno ragionevolmente superata da altri eventi che negli ultimi anni si sono purtroppo verificati con regolarità (intorno ai 4-5 metri): visti i danni recenti, cosa accadrà in quei casi? E’ normale la preoccupazione dei cittadini, mentre è incredibile pensare che a fronte di una spesa così ingente (5 milioni di Euro di soldi pubblici) i rischi non sono stati limitati, ma sono anzi aumentati a dismisura.

Le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Za Garibaldi dopo la mareggiata, se possibile, sono ancora peggio dell’evento in sé. Prima ridimensiona l’accaduto nascondendosi come sempre dietro ai tecnici (‘il progettista dell’intervento ha riferito che la spiaggia ha reagito abbastanza bene’), poi attribuisce colpe ai concessionari (‘hanno messo sabbia al posto della ghiaia, e non hanno smontato delle parti in legno’, ma allora il Sindaco ha richiesto i controlli agli organi competenti?), ed infine ammette i danni alla centrale di rilancio della fognatura (‘sommersa dal manto ghiaioso’) e l’occlusione dei canali di scolo delle acque bianche (‘otturati dalla ghiaia, ma verranno liberati..’).

Riteniamo inconcepibile che siano state fatte scelte così scellerate, buttando una montagna di soldi pubblici ed avendo come unica preoccupazione quella di ampliare a dismisura le concessioni degli stabilimenti balneari esistenti in zona, quasi come se a fronte dei ritardi nella consegna dei lavori e nella scelta di sostituire la sabbia e le dighe con una montagna di ghiaia, l’Amministrazione (c’è un’apposita Delibera di Giunta in tal senso) volesse rapidamente destinare l’ampliamento della zona principalmente ai concessionari seppur le linee guida regionali dispongano il contrario (‘nessun ampliamento fino al raggiungimento minimo di arenile libero’, a Diano Marina lontanissimo da essere raggiunto).

E infine, non ovviamente per importanza, sarebbe bene riflettere anche su chissà quali e quanti danni si stanno arrecando all’ecosistema marino, in una zona storicamente abitata anche dalla Posidonia e per questo tutelata quale Sic (sito di interesse comunitario).

Per tutti questi motivi, e per la trasparenza ed il rispetto che meritano i cittadini, attendiamo quindi il riscontro del Sindaco alla nostra richiesta di incontro pubblico”.

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