13 Novembre 2024 23:47

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13 Novembre 2024 23:47

Omicidio Fedele: colpo di scena in Appello, esclusa l’aggravante mafiosa. Condanna a Pellegrino scende a 13 anni e 10 mesi

In breve: In primo grado, l'imputato, difeso dall'avvocato Luca Ritzu del Foro di Imperia, era stato condannato a 20 anni di carcere.

Esclusa l’aggravante mafiosa. Questa la decisione, insieme al riconoscimento delle attenuanti generiche, della Corte di Assise d’Appello di Genova che portato alla riduzione a 13 anni e 10 mesi di carcere della condanna nei confronti di Domenico Pellegrino per l’omicidio, a colpi di pistola, del 60enne Italo francese Joseph Fedele, il cui corpo venne ritrovato il 21 ottobre del 2020, in frazione Calvo, a Ventimiglia.

In primo grado, l’imputato, difeso dall’avvocato Luca Ritzu del Foro di Imperia, era stato condannato a 20 anni di carcere.

Omicidio Fedele: colpo di scena in Appello, esclusa l’aggravante mafiosa

Al 24enne era stata contestata l’aggravante mafiosa in quanto, secondo la ricostruzione dell’accusa, l’omicidio sarebbe avvenuto nel luogo del ritrovamento del cadavere e sarebbe stata una vera e propria esecuzione, con la vittima in ginocchio, trafitta da due colpi di pistola, di cui uno alla nuca.

Una versione da sempre contestata dalla difesa Pellegrino, secondo cui Fedele sarebbe stato ucciso sul furgone al culmine di una lite per la compravendita di un’auto.

Il Gup non aveva accolto la ricostruzione della difesa e aveva condannato Pellegrino a 20 anni di carcere per omicidio e porto d’armi, riconoscendo l’aggravante mafiosa.

Una sentenza che oggi è stata ridimensionata dalla Corte d’Assise d’Appello.

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