23 Novembre 2024 17:55

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23 Novembre 2024 17:55

Imperia: giorno della memoria, il Circolo Parasio ricorda il partigiano Felice Cascione. “Ha dato la vita per ridare dignità al nostro Paese”/Foto e Video

In breve: La cerimonia rientra in occasione della giornata della Memoria, che si celebra in tutta Italia il 27 gennaio e che coincide con la scomparsa del Partigiano Felice Cascione.

Grande partecipazione nel pomeriggio di oggi, nonostante il forte vento, per la cerimonia in ricordo del partigiano Felice Cascione, ucciso dai nazifascisti il 27 gennaio del 1944 ad Alto.

Il Circolo Parasio, l’Istituto storico della Resistenza, la Fvl e l’Anpi, si sono ritrovati davanti alla sua casa natale, al Parasio, per un momento di raccoglimento.

La cerimonia rientra in occasione della giornata della Memoria, che si celebra in tutta Italia il 27 gennaio e che coincide con la scomparsa del Partigiano Felice Cascione.

Giacomo Raineri, Circolo Parasio Imperia

“Siamo qui davanti alla casa dove è nato, per ricordare il sacrificio di Felice Cascione. Alcuni anni oro sono, per volontà del Circolo Parasio siamo riusciti a porre una lapide.

Noi tutti gli anni ricordiamo Felice in questa giornata del ricordo. Riteniamo che sia anche doveroso avere questo attimo di attenzione per la prima Medaglia d’oro, Felice Cascione, che anche lui ha dato la vita per ridare dignità al nostro Paese.

Se c’è una giornata del ricordo è perché ci sono delle persone come Felice Cascione, che hanno combattuto per ridare dignità alla patria e alla nazione con il loro sacrificio.

Riteniamo doveroso avere un attimo di attenzione per questo eroe della realtà imperiese”.

Giovanni Rainisio, presidente Istituto Storico della Resistenza

“Vorrei ringraziare il Circolo Parasio che ricorda tutti gli anni l’anniversario della morte di Felice Cascione, venuta ad Alto nel 1943. Cascione è stato l’eroe per eccellenza della resistenza imperiese.

È stato uno dei primi martiri della resistenza ed è stato il capo e fondatore della resistenza nella nostra provincia.

Purtroppo è stato preso ed ucciso , forse in modo troppo repentino. Cascione è stato un grande personaggio perché oltre a ricevere la Medaglia d’Oro era un grande giocatore di pallanuoto. Era un medico.

A 25 anni era a capo della resistenza, laureato in medicina e grande campione di pallanuoto.

Credo che in Cascione si incarni un po’ il tipico uomo della resistenza. Dirigente capace e con un grande coraggio, ha dato a tutti un grande esempio”.

Ugo Mela – presidente di Anpi

“Cascione è stato una figura eccezionale, pallanuotista, grande atleta e grande medico.

La sua attività di antifascista non gli consentiva di continuare in modo naturale. La sua attività di partigiano, la sua salita in montagna con i suoi amici.

Per salvare un prigioniero ha perso la vita. Noi vogliamo portare avanti questo ricordo, perché la gente non dimentichi quello che è successo”.

“I ragazzi giovani di oggi non sanno chi sono questi personaggi, non sanno niente. Questo è drammatico, c’è il rischio di perdere tutta quella che è stata la memoria, la storia, che è stata importantissima per l’Italia.

La resistenza ha permesso all’Italia di riscattarsi nel modo da tutte le nefandezze perpetrate dal Governo di Mussoli.

Noi in queste manifestazioni cerchiamo di essere presenti per tenere vivo e far conosce ai ragazzi che purtroppo, un po’ la scuola, un po’ le famiglie, non vengono a conoscenza di queste cose”.

Simona Gazzano, presidente Circolo Parasio

“Ci sono delle date che sono nate per significare un qualcosa di importante. Oggi un doppio appuntamento con il ricordo, la memoria e storia. Storia e memoria sono due concetti diversi, che non potrebbero esistere separatamente.

Mia nonna è forse l’ultima viva che ha conosciuto Cascione. Lo ricorda come ‘Felicetto’, una persona che ha incarnato quel valore storico, morale e civile che tutti sappiamo.

È necessario ricordarlo come persona importante, soprattutto per le nuove generazioni. Far passare quello che era il sentimento che viveva all’interno dell’anima di queste persone, persone come Felice Cascione.

Oggi è molto complicato da poter far coincidere con una società così diversa ed un mondo che è tanto cambiato. Penso che sia possibile tenere accesa quella fiamma di curiosità nelle nuove generazioni. È necessario non far spegnere la fiamma della curiosità per poter mantenere vivo un ricordo”.

A cura di Alessandro Moschi

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