Imperia. Cambia “casa” lo yacht Infinity che sperò una motovedetta della Capitaneria di Porto di Savona, e si sposta in testa al Molo San Lazzaro, nello specchio d’acqua riservato ai mezzi militari.
L’imbarcazione resta ancora sotto sequestro e i reati contestati ai membri dell’equipaggio sono omissione di soccorso, danneggiamento aggravato e lesioni.
L’imbarcazione “Infinity”, un Azimut 65 battente bandiera statunitense (Stato del Delaware, paradiso fiscale americano), è stata posta sotto sequestro ed era ormeggiata sul molo lungo del porto turistico di Imperia, a disposizione dei periti della Procura di Savona, chiamati a verificare i perché dell’incidente e le eventuali responsabilità dell’equipaggio.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI
La motovedetta della Capitaneria di Porto di Savona, impegnata in un’operazione di soccorso a uno “scialino” di circa 7 metri con a bordo una famiglia, padre, moglie e figlia, sorpresi da un temporale al largo di Vado ligure, è stata speronata di striscio dallo yacht “Infinity”. Poteva essere una tragedia e l’impatto è comunque bastato per far cadere due uomini della Capitaneria, che si sono procurati fratture e lesioni guaribili in 40 giorni. Dopo l’impatto lo yacht si è dato alla fuga e a bloccarne la navigazione è stata una motovedetta della Capitaneria di Porto di Imperia nelle acque antistanti Porto Maurizio.