L’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Arroscia interviene in merito alla decisone di Asl1 di sospendere il servizio di Guardia Medica in Vale Arroscia.
Il servizio aveva sede nella casa di riposo Borelli a Pieve di Teco e secondo i dati di Asl effettuava una media di un intervento ogni due notti , contro la media di almeno sei interventi a notte che si registra nei presidi di Imperia, Cervo, Arma di Taggia, Sanremo e Ventimiglia.
Pieve di Teco: addio alla Guardia Medica, insorgono i Comuni dell’Alta Valle Arroscia
I sindaci dei comuni interessati, hanno inviato una lettera al presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, all’assessore regionale alla sanità, Angelo Gratarola e al direttore generale di Asl1, Luca Stucchi, per manifestare il proprio disappunto. La lettera è stata anche inviata al neo Prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, al presidente della Provincia, Claudio Scajola e ai consiglieri regionali Mabel Riolfo, Veronica Russo ed Enrico Iculano.
“Con la presente vogliamo manifestare il nostro totale ed assoluto dissenso rispetto alla decisione di sospendere il servizio di guardia medica in Valle Arroscia.
Il problema dell’assistenza sanitaria risulta particolarmente sentito nel nostro territorio – si legge nella lettera – che vede la presenza di una elevata percentuale di anziani rispetto alla popolazione residente e che, ai contempo, soffre la distanza dai primi presidi sanitari ( Imperia e Albenga).
In valle sono presenti due residenze protette: una a Pieve di Teco con circa 80 ospiti ed una a Borghetto d’Arroscia con circa 50 ospiti.
La possibilità di poter usufruire in modo continuativo del servizio di guardia medica rappresenta, quindi, un valido supporto concreto per far fronte a esigenze di un’utenza fragile che, bene ricordare, essere presente sull’intero territorio.
Questa decisione, peraltro, pare in contrasto con il nuovo progetto della Casa di Comunità da voi individuata nel nostro territorio al fine di poter garantire una migliore offerta sanitaria, e confligge con i più generali e imperativi doveri di tutela e salvaguardia del diritto alla salute che può dirsi effettivo e concreto solo con la previsione di servizi di prossimità erogati in maniera capillare e puntuale”.
Fanno parte dell’Unione i comuni di Aquila d’Arroscia, Armo, Borghetto D’Arroscia, Cosio D’Arroscia, Mendatica, Montegtosso Pian Latte, Pieve Di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo (che aveva già manifestato il proprio disappunto) e Vessalico.