23 Novembre 2024 21:46

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23 Novembre 2024 21:46

IMPERIA – CASO RT. IL SUMMIT SI CHIUDE CON UNA “FUMATA NERA”, VESCO: “SI ATTIVI LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA” / VIDEO

In breve: I debiti dell'azienda sembrano ammontare a circa 40 milioni di euro e gli 800 mila euro stimati per traghettare l'azienda alla costituzione della nuova società unica regionale non sembrano essere di facile reperimento.

SUMMIT RT

Imperia – Un’altra fumata nera per la Riviera Trasporti. Si è concluso pochi minuti fa il summit al quale hanno partecipato il Prefetto Fiamma Spena, il presidente della Provincia Luigi Sappa, i vertici dell’azienda, i sindacati, alcuni sindaci della provincia di Imperia e l’assessore ai trasporti regionale Enrico Vesco. I debiti dell’azienda sembrano ammontare a circa 40 milioni di euro e gli 800 mila euro stimati per traghettare l’azienda alla costituzione della nuova società unica regionale non sembrano essere di facile reperimento. L’assessore Vesco ha convocato per domani mattina i vertici della società in Regione per continuare a cercare una via d’uscita e per giovedì i sindacati ai quali prospetterà l’utilizzo della cassa integrazione in deroga. Nessun commento ufficiale da parte del Prefetto Spena che ha cercato di fare da mediatore tra le parti in questa difficilissima situazione.

“La Provincia di Imperia- ha detto il presidente Luigi Sappa – , per legge, non ha più la gestione del trasporto pubblico locale e il piano finanziario che ci vincola, ci impedisce di allocare delle risorse. Quindi si tratta di tenere in piedi un’azienda con 370 dipendenti con km ridotti con costi del personale crescente. Finora ragioniamo in positivo e l’accordo prevede il reperimento di circa 800 mila euro di cui 200 mila dei comuni, 200 utilizzando le risorse per l’unione delle convenzioni resi disponibili dalla regione e la restante parte con il ricorso agli ammortizzatori sociali. Tutto questo per tenere in piedi un quadro a risorse decrescenti e inalterati i livelli occupazionali. Il consiglio provinciale mi ha dato mandato di evitare il ricorso alla mobilità di 43 dipendenti. Finora l’Rt ha mantenuto questo impegno, penso che con l’accordo sofferto e con il mantenimento della disdetta dei contratti integrativi di secondo livello si possano reperire quelle risorse necessarie per arrivare all’obiettivo dell’azienda unica regionale”.

“Oggi noi stiamo discutendo e cercando di reperire questi 800 mila euro – spiega l’assessore regionale al trasposto pubblico Enrico Vesco – ma il quesito che hanno posto alcuni amministratori e sindacati è se questi 800 mila euro basteranno per salvare questa azienda. L’azienda ha dato delle risposte dubbie. C’è la necessità di farla arrivare alla gara unica regionale non fallita. Oggi la Regione ha  dato rassicurazione ai comuni e ha proposto l’utilizzo della cassa integrazione in deroga, rifinanziata dal governo, e i sindacati hanno dato la loro disponibilità a sedersi attorno a un tavolo per discutere di questa possibilità. Già domani ho convocato l’azienda in Regione per discutere. Siamo preoccupati per i conti dell’azienda, noi abbiamo chiesto più volte di di farci mettere un occhio dalla nostra finanziaria ma sino a oggi non è stato possibile. Tutto ciò che è avvenuto e che sta avvenendo all’interno di questa azienda è di responsabilità dei suoi amministratori e dei suoi azionisti, prima su tutti la Provincia che ha l’84% che peraltro in passato non ha perso occasione di scaricare le responsabilità sulla Regione e su di me e poi mi pare evidente che forse le responsabilità stavano altrove e oggi è emerso con una certa evidenza”.

“Si sta lavorando per evitare che l’azienda porti i libri in tribunale e attivi una procedura di concordato preventivo, – ha commentato il segretario della Cisl Claudio Bosio – d’altra parte noi stiamo lavorando per salvaguardare il servizio e i livelli occupazionali contemporaneamente il mantenimento economica e normativa dei lavoratori. La situazione dell’azienda è delicata ha una situazione debitoria pregressa di circa 40 milioni di euro. Oggi occorre recuperare quelle risorse che consentano di traghettare la gestione contabile amministrativa sino al 2015 quando ci sarà la nuova azienda regionale. Recuperare 800 mila euro da qui a fine anno è un tavolo aperto dove i soci RT dovranno contribuire quindi il presidente della Provincia come socio di maggioranza attiverà un confronto più serrato e dall’altra parte tramite l’unione dei comuni ci sono circa 260 mila euro. Si aprirà domani un tavolo per attivare gli ammortizzatori sociali in deroga per cercare di recupera le risorse che potrebbero evitare la disdetta dei contratti integrativi che sarebbe un disastro per le famiglie”.

“I conti dell’azienda cambiano dalla sera alla mattina, – tuona Cirino della Ugl – ci siamo promessi di andare a Genova per vedere se ci sono i presupposti aprendo una nuova cassa integrazione per trovare i soldi mancanti per chiudere la situazione. Non hanno le idee chiare su nulla, noi siamo già in clima di agitazione, per adesso nessuno sciopero”.

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