“Claudio Scajola non voleva la pista ciclabile, ma il trenino di cristallo, e sta facendo di tutto per rovinarla”. Così Antonio De Bonis, ex assessore e ex segretario cittadino del Partito Democratico, commenta al nostro giornale il progetto presentato questa mattina dai Sindaci di Imperia, Claudio Scajola, e Diano Marina, Cristiano Za Garibaldi, per collegare le due città con una navetta elettrica che transiterà nella galleria di Capo Berta, nel tracciato dell’ex ferrovia.
Imperia: bus elettrico nella galleria di Capo Berta, De Bonis (Pd) all’attacco
“Non intervengo per un ragionamento pre elettorale, non ho nessuna ambizione – esordisce De Bonis – Come cittadino sono rimasto esterrefato dall’illustrazione, da parte dei Sindaci di Imperia e Diano Marina, della modifica del percorso della pista ciclabile nel tratto tra la il lungomare di Oneglia e Diano Marina.
Scajola, come tutti sanno, era contrario alla pista ciclabile sul percorso della ex ferrovia. Voleva il bus di cristallo. Fortunamente non è andata in porto quella operazione che avrebbe bruciato la più importante infrastruttura turistica dal dopo guerra a oggi, che è la ciclabile.
Scajola, non pentito, con le varianti sta cercando di rovinare lo stesso il percoso della cilabile. Si è già inventato, per 1.400 metri, da Porto a Oneglia, un trenino elettrico senza guida, che non servirà a nessuno, per ribadire la sua volontà del trenino di cristallo.
Oggi scopro, esterrefatto, che la deviazione del percorso della ciclabile sul lungomare di Oneglia, che doveva essere una deviazione e non l’asse principale, diventerà invece l’asse principale. Questo perché Scajola e Za Garibaldi si sono inventati un bus elettrico da far transitare nella galleria di Capo Berta motivando il progetto con il fatto che nella galleria non possono transitare, per motivi di sicurezza, auto, pedoni e biciclette. Come fa allora a passarci un bus elettrico?
A questo punto, dunque, pedoni e ciclisti transiterranno dall’Incompiuta, che da anni è funestata da frane e smottamenti, con gravi rischi per la sicurezza, interrompendo l’asse provinciale, regionale e nazionale della pista ciclabile. Questo progetto fa il paio con quello del camino antimiasmi sopra al depuratore.
Speriamo che alle prossime elezioni qualcuno riesca a fermare Scajola. Il problema non è realizzare le opere, ma come si realizzano. Perchè a seconda di come si realizzano possono fare solo danni”.