“Il mio primo Sanremo Giovani è stato con Pippo Baudo nel 1993, quindi sono esattamente 30 anni. Sono volati e non capisco perchè“. Lo ha dichiarato Giorgia a poche ore dall’inizio della 73esima edizione del Festival di Sanremo nel corso della conferenza presso la Sala Stampa Lucio Dalla al Palafiori.
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Sanremo 2023: la conferenza con Giorgia
“La mia canzone non è dedicata ad Alex Baroni anche perchè non l’ho scritta io. Sicuramente nell’interpretazione posso dare qualcosa, dato che tratta l’argomento della distanza e della perdita, un argomento che conosco come tutti quanti. Parla di qualcosa che non c’è più e che ci tiene legati al passato, auspicando il coraggio di andare avanti.
Il mio rapporto con la musica non è cambiato nel tempo, è sempre il mio strumento di autoconoscenza. La musica non mente. Cantare e scrivere sono momenti in cui capisci se ci sei o no. Sono riuscita a preservare questo rapporto e non è facile, tra i successi e gli insuccessi.
Se devo pensare a un duetto penso subito ad Elisa. Ho pensato che sarebbe stata un’occasione bella ritrovarsi su quel palco dopo 22 anni da ‘Luce’ e ‘Di Sole e d’Azzurro’. Poi mi sono pentita perchè sono canzoni difficili. Elisa mi ha detto che dobbiamo vivere l’esibizione come un regalo che facciamo, restituiamo quello che ci è stato dato in questi anni. Sarà un incontro all’insegna della musica e dell’affetto.
Il mio primo Sanremo Giovani è stato con Pippo Baudo nel 1993, quindi sono esattamente 30 anni. Sono volati e non capisco perchè. Se mi avessero detto tra 30 anni ti vogliamo ancora bene avrei detto è impossibile.
‘Oro nero’ credevo che non sarebbe stata capita. Invece poi è diventato un pezzo importante, non mi aspettavo così tanto”.
