25 Novembre 2024 02:22

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25 Novembre 2024 02:22

Sanremo 2023 secondo Stefano Senardi: “Blanco? Atteggiamento sbagliato e ingiustificato. Giorgia non ha la canzone giusta. Ecco chi andrà sul podio secondo me”

In breve: Ecco cosa ne pensa Stefano Senardi dei cantanti in gara a Sanremo 2023.

Marco Mengoni, Colapesce Dimartino e Madame. È questa la triade che il discografico imperiese Stefano Senardi, contattato da ImperiaPost, si immagina sul podio di questa 73esima edizione del Festival di Sanremo.

Con la seconda serata si sono concluse tutte le esibizioni dei 28 artisti in gara. Sui vari social gli spettatori si dividono tifando ognuno il proprio beniamino.

In vista della possibilità di televotare da casa vi proponiamo l’autorevole parere di Stefano Senardi per darvi qualche spunto.

Il Festival di Sanremo 2023 secondo Stefano Senardi

L’esperienza di Senardi ai Festival di Sanremo

“Nella mia storia professionale ho seguito più di 40 Festival di Sanremo soprattutto come discografico e poi anche dall’altra parte della barricata durante le edizioni condotte da Fabio Fazio. Inoltre, già da ragazzino, appassionato di musica, prendevo il treno da Imperia con i miei amici e andavamo alla ricerca di autografi davanti al Casinò.

Nel corso degli anni mi sono capitate tante cose straordinarie, dall’aver accompagnato i Pooh quando hanno vinto con ‘Uomini soli’, all’aver portato ospiti stranieri, come Sting, Madonna, U2 , Village People, Stray Cats, George Harrison, Paul Simon.

Ho accompagnato anche tanti artisti italiani, come Umberto Tozzi, Raf, Carmen Consoli ad inizio carriera, Gianluca Grignani quando ha portato  ‘Destinazione paradiso’, e ancora Jovanotti fino a Zucchero, Biagio Antonacci e tantissimi altri”.

Il festival 2023

“Questo festival mi piace perchè ci sono dei momenti interessanti di sincerità e anche di tenerezza che credo siano molto importanti in una situazione di dramma collettivo del pianeta e anche dei singoli individui. Il nostro paese sta attraversando un momento di grande difficoltà economica e culturale. Ho apprezzato particolarmente il fatto che Amadeus abbia invitato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha risposto come sempre positivamente, rendendo questa manifestazione sempre lo specchio del paese.

Mi è piaciuto molto Roberto Benigni anche se gli avrei chiesto di sottolineare davanti a tutti i milioni di spettatori che la Costituzione deve essere applicata e non cambiata, perchè va bene così com’è. La nostra Costituzione è una delle più belle e importanti del mondo e avrebbe potuto ricordare al Governo che non si deve toccare, questa è l’unica cosa che è mancata.

Ho apprezzato molto la tenerezza e la coerenza di Chiara Ferragni che oltretutto ha rinunciato al suo compenso. Mi è piaciuta ancora una volta la statura, la compostezza e l’intelligenza misurata di Drusilla insieme all’attivista iraniana Pegah. È stato un intervento breve ma molto significativo e importante. Tutti questi interventi giustificano l’allungamento del programma, che ormai contribuisce anche a raddrizzare i bilanci del servizio pubblico, dato che mi sembra che siano stati incassati più di 50 milioni di euro dagli sponsor”.

Troppi collegamenti

“Credo che si esageri un po’, invece, con i collegamenti esterni con piazza Colombo e Costa Smeralda, soprattutto non molto riusciti dal punto di vista tecnico, pur se con la presenza di artisti di alto livello come Salmo e Fedez. Purtroppo spesso non si sente bene quello che dicono e diventa un pasticcio. Questi momenti li vedo solo come pretesti funzionali agli sponsor per allungare il programma il più possibile, perchè più si fa tardi più aumenta lo share.

Questi collegamenti da una parte arricchiscono e animano la città di Sanremo, perchè danno la possibilità a chi non è in teatro di godersi la musica, ma all’interno del programma stonano un pochino e rendono il programma eccessivamente lungo. Inoltre, credo siano stati presi troppi cantanti in gara a discapito di alcuni di loro che saranno schiaccianti dalla bontà degli altri.

Per quanto riguarda le attività collaterali, nel corso della programmazione televisiva giornaliera post serata, anzichè ripercorrere solamente tutto ciò che è andato in onda sul palco, io darei spazio a tutto quelli gli eventi secondari. 

Bisogna riconoscere comunque che c’è un dispiegamento straordinario dell’azienda Rai nel presentare e pubblicizzare tutta un’altra serie di programmi e attività che saranno in televisione nei prossimi mesi. Questo dà l’idea della compattezza dell’azienda che sta dando segnali di ripresa e attenzione”.

Amadeus e Gianni Morandi

Ho apprezzato molto la conduzione e l’atteggiamento di Amadeus e di Morandi. Non è facile in una maratona infinita essere sempre presenti e avere sempre la situazione sotto controllo. Se devo rimproverare una cosa, secondo me vengono usati un po’ troppi superlativi. Sembra il festival dei primati, ma questi dovrebbero essere sottolineati dai media, non dai conduttori del festival. Non è elegante.

Stessa cosa per le presentazioni dei cantanti. Nell’annunciare gli artisti vengono sottolineate cifre su cifre, come le milioni di visualizzazioni e i dischi di platino, numeri che fanno perdere di significato le presentazioni degli artisti, perchè si finisce per appiattirli tutti e non vengono descritti con le loro caratteristiche artistiche e qualitative”.

Il podio secondo Stefano Senardi

“Secondo me il podio sarà così: Marco Mengoni al primo posto, seguito da Colapesce Dimartino e infine Madame, oppure Elodie”.

Le opinioni sugli altri artisti in gara

Mi sono piaciuti anche Mr Rain, Ariete, i Colla Zio, Rosa Chemical che ha un bel pezzo. Pensavo fosse stato invitato per creare chiacchiere e provocazioni, invece mi è piaciuta molto la sua discrezione e la sua leggerezza.

Sugli altri artisti non ho molto da dire, ognuno più o meno ha confermato la bontà del suo percorso. I Cugini di Campagna non sono stati invitati solo come quota trash, ma hanno anche una buona canzone. Mi sono piaciuti anche gli Articolo 31, che hanno portato un momento di sincerità e tenerezza.

Per quanto riguarda gli artisti storici, Giorgia è una delle interpreti più brave che abbiamo in Italia, ma ancora una volta non ha la canzone giusta. È una canzone sofisticata ma non adatta a una platea così ampia e non le dà giustizia.

Anna Oxa ha un bel pezzo, ma per qualche motivo sia con gli effetti del microfono sia con le urla ha deciso di complicarlo e questo non lo ha reso gradevole.

Infine, sono affezionato a Grignani perchè a inizio carriera è venuto con me a Sanremo con ‘Destinazione Paradiso’. Penso non sia stato facile per lui stare sul palco con un pezzo così impegnativo e importante. Gli consiglio di stare più attento al canto perchè il testo è fondamentale e si deve capire bene. Il pezzo è molto bello”.

Blanco e Fedez

“Ho trovato il testo della canzone di Fedez, ospite sulla Costa Smeralda, intrigante e ogni tanto ci vuole un po’ di provocazione. Credo che abbiamo bisogno di lui e di sua moglie Chiara Ferragni, questo è quello che penso io.

Per quanto riguarda il caso Blanco, l’ho trovato poco elegante. Al di là del fatto che fosse concordato almeno in parte, la sua reazione non è giustificata tranne per il fatto che era particolarmente agitato credo per il problema tecnico. La band non si è fermata perchè probabilmente in playback e lui si accanito in maniera violenta sulle rose. Il programma è guardato da grandi e piccini e certe cose non si devono vedere. Le scuse vanno fatte in diretta senza ridere e, inoltre, a casa mia quando si mette in disordine si pulisce. È stato un atteggiamento sbagliato che non mi è piaciuto”.

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