Imperia – Lo stipendio di luglio non è ancora arrivato ai 150 lavoratori della Tradeco che questa mattina hanno voluto nuovamente manifestare il proprio dissenso verso la gestione societaria colpevole dei numerosi ritardi nei pagamenti. Lo stato di agitazione resta così come resta il blocco degli straordinari e nel frattempo si pensa ad uno sciopero proprio durante l’evento clou dell’anno, le vele d’epoca in programma dal 11 al 14 settembre. Una situazione che secondo alcuni potrebbe migliorare visto l’arrivo di nuovi mezzi messi a disposizione dal patron Columella, chiaro segnale che la società non sembra intenzionata ad abbandonare Imperia. Ma per quanto riguarda i pagamenti ci sono ancora non poche difficoltà.
“Dal momento che andiamo sotto in banca – spiega Luigi La Marca della Uil – perché non riusciamo a coprire i mutui o i debiti ci vengono addebitati circa 20 euro al giorno. Noi avevamo della scadenze precise e dettagliate per il 15. Lo stipendio dev’essere pagato il 15 di ogni mese, la Tradeco è un’azienda in sofferenza dichiarata dalle banche, non riesce a pagarci. Noi siamo veramente preoccupati, non possiamo andare avanti così, non possiamo elemosinare il nostro stipendio. Alcune amministrazioni della valle dell’ulivo, Riva Ligure, Civezza, Cipressa hanno avviato le procedure per rescindere il contratto con la Tradeco, sei comuni su sette del golfo dianese l’hanno fatto tranne il sindaco Urso (San Bartolomeo al Mare) e non si capisce perché difende questa ditta sarà perché magari è di origine pugliese. La cosa che più ci fa rabbia è che noi non prendiamo lo stipendio e quel soggetto che ha creato questo appalto megalomane, lui magari è andato in vacanza sul Gargano a farsi le immersioni. Noi stiamo aspettando, abbiamo avuto garanzie che con ritardo avremmo avuto lo stipendio ma non esiste, stiamo pagando grosse cifre di interessi alle banche per avere i nostri soldi e questo non è giusto. Se le cose non cambieranno nel giro di pochi giorni organizzeremo uno sciopero nel periodo delle Vele d’Epoca”.