L’Aula Magna del Polo universitario di Imperia ha ospitato oggi pomeriggio la proiezione del docufilm “Invisibili”, che raccoglie numerose testimonianze documentate di persone che hanno subito reazioni avverse anche pesanti a seguito delle vaccinazioni anti Covid.
Critiche sulla sentenza della Corte Costituzionale che riconosce le reazioni avverse ma pone bene collettivo davanti a quello del singolo
L’iniziativa, organizzata da una serie di movimenti, fra cui Italexit e Popolo della Famiglia, ha visto la partecipazione di un folto pubblico e una serie di interventi in presenza e in collegamento audio-video. Il dibattito è stato moderato dal dottor Alessandro Casano, medico imperiese.
Spiega l’avvocato Marco Mori di Italexit: “E’ un periodo caldissimo su questo tema perché è uscita una sentenza da parte della Corte Costituzionale che veramente non ha né capo, né coda. E’ una sentenza che riconosce l’esistenza di effetti avversi gravi, che si dimentica dei precedenti del passato e che giustifica di fatto il sacrificio del singolo di fronte alla tutela collettiva, quindi qualcosa che fino ad oggi non era mai stato detto dalla Corte Costituzionale, che aveva sempre frenato, dicendo che la salute del singolo prevale anche laddove dall’altra parte ci possono essere tutti gli altri.
Quindi, la Corte ha giocato un po’ sul concetto di gravi reazioni avverse, limitandosi a dire che va tutto bene perché è previsto un risarcimento. Ma per risarcire bisogna anche dimostrare la correlazione e quindi non è così semplice come l’ha fatta la Corte, ma si è dimenticato il fatto che le reazioni avverse gravi che sono state considerate nel passato come tollerate erano quelle temporanee, in cui una persona guarisce e non subisce un’invalidità permanente o un evento mortale come, purtroppo, con questi trattamenti è accaduto e come oggi il film documentario testimonia con ancor più eloquenza.
L’avvocato Mori: “Mai viste così tante miocarditi”
A meno di non vivere su Marte, direi che è evidente che qui c’è qualcosa che non quadra, perché onestamente io ero di quelli che fin dal principio erano scettici su un prodotto fatto in fretta e furia e soprattutto con logiche di business, come sempre quando ci sono in gioco le grandi multinazionali del farmaco, ma, onestamente, neanche io, contrario, che non mi sono vaccinato, avrei mai pensato che gli effetti avversi potessero essere a questo livello. Invece ti rendi conto che anche nel piccolo c’è una percentuale altissima di problematiche di vario genere e in particolare sull’apparato cardiocircolatorio.
Capiamo anche noi, anche se io non faccio il medico ma l’avvocato, che la proteina spike è tossica per l’apparato cardiocircolatorio e ci sono studi precedenti a questi trattamenti. Hanno cercato di far sviluppare l’immunità, che in realtà non è arrivata, come è noto, attraverso una tossina.
Io vedo persone nella mia città, Rapallo, con miocarditi e questa è una cosa che non si era mai vista per un tipo di trattamento del genere”.
Montorro: “Necessario non dimenticare queste persone e non lasciarle sole”
Sottolinea il coordinatore regionale di Italexit Fabio Montorro: “E’ importante dare un segnale a quelle che famiglie che ormai sono state evidentemente dimenticate dal Governo. Famiglie che sono state da sole, con gravi problemi dettati da un vaccino che chi per scelta e chi per obbligo ha dovuto affrontare.
Le persone che hanno visto la loro vita decisamente cambiata in maniera radicale sono tantissime. Purtroppo in questo periodo è evidente che queste famose morti improvvise stanno colpendo tutto il nostro Paese. E’ necessario dare un segnale a queste persone e far vedere che c’è chi ci pensa e non vuole lasciarle sole.
Questo è un inizio di percorso che finirà anche con la probabile apertura di alcuni ambulatori gratuiti per dare una mano alle persone affette da problemi da vaccino, per avere dei consulti e per avere degli aiuti che lo Stato non da’. Ci ricordiamo di loro e ci stiamo organizzando per aiutarli”.