22 Dicembre 2024 03:19

22 Dicembre 2024 03:19

Elezioni Imperia: Laura Amoretti candidato Sindaco, è guerra aperta nel Pd. Presentato ricorso alla Commissione di Garanzia. “E’ il momento di fare pulizia”/Foto e Video

In breve: I dissidenti, Antonio De Bonis, Riccardo Giordano e Domenico Abbo, lo hanno annunciato questo pomeriggio in una conferenza stampa tenutasi per strada dopo aver trovato la sede del partito, in via San Giovanni, con la serratura cambiata. 

Vediamo alla fine chi è dentro o chi è fuori dal partito. Siamo determinati. Noi andiamo fino in fondo, siamo seri”. E’ guerra aperta nel Partito Democratico dopo la decisione di candidare Sindaco Laura Amoretti. I dissidenti, Antonio De Bonis, Riccardo Giordano e Domenico Abbo hanno presentato, insieme a Diego Staccioli, tramite lo studio legale Andracco (avvocato Giancarlo Giordano), di Sanremo, ricorso contro la deliberazione con cui il partito, il 9 febbraio scorso,  ha individuato quale candidato Sindaco, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, la Amoretti, consigliera di parità della Regione Liguria.

Lo hanno annunciato questo pomeriggio, in una conferenza stampa tenutasi per strada dopo aver trovato la sede del partito, in via San Giovanni, con la serratura cambiata

Elezioni Imperia: Pd nel caos dopo la candidatura di Laura Amoretti

Riccardo Giordano

“Abbiamo presentato ricorso alle tre commissioni di garanzia, vedremo chi è dentro lo statuto e chi è fuori. Volevo fare un appello agli iscritti, elettori e simpatizzanti del PD. Mi rendo conto che queste diatribe non fanno bene al partito. È vero che i panni sporchi si lavano in casa, ma è qualche anno che non c’è più acqua e sapone nel partito. Noi abbiamo provato in tutti i modi a rinviare ogni decisione, personalmente ho chiamato il segretario provinciale e cittadino. Mi è stato risposto che ormai i giochi erano fatti. Che possiamo fare? Stare zitti, oppure portare avanti delle idee, confidando che si possa ancora adesso riaprire una discussione.

Siamo tre scappati di casa, è vero. Siamo tre dissidenti , tre eretici. Come dice Don Ciotti nell’impegno che ha nella lotta alla mafiavestitevi di eresia e sarete bellissimi’. Io non so se politicamente siamo bellissimi o lo diventeremo. Di sicuro brutti non lo siamo, visto il riscontro che abbiamo avuto in città. Siamo determinati. Noi andiamo fino in fondo, siamo seri.

La nostra storia parla per noi, non siamo dei brucia baracca. Siamo persone, anche di una certa età, che non ci divertiamo a fare questa cose. Vediamo alla fine chi è dentro o chi è fuori dal partito”.

E’ stato detto che inizialmente non eravamo d’accordo con il nome di Abbo? Queste qui sono stupidaggini. Purtroppo, lo ripeto, ho avuto qualche problemino e non ho nemmeno partecipato alle discussioni. Quando si fa un ragionamento per il candidato sindaco del capoluogo di provincia, si inizia da una parte e si arriva dall’altra. Non ci sono parole scritte. Ci sono situazioni che cambiano e al mutare delle situazioni cambiano i contesti. Un centrodestra così frammentato, ad un certo punto ha portato a fare una scelta più identitaria, più interna. Il nome di Domenico Abbo ci è sembrato il più autorevole, parla il suo curriculum. Parla la considerazione che la gente ha di lui in città e non solo. Per cui Domenico Abbo candidato sindaco”.

Domenico Abbo

“A dicembre mi è stata proposta la candidatura e ho un po’ temporeggiato. Ci ho pensato e successivamente ho dato la mia disponibilità. Quando l’ho data, mi è stato detto che era troppo tardi. Inizialmente mi era stato detto che dovevo candidarmi io e che non mi poteva candidare nessuno, che nei partiti funziona così. Trovo stano questo, a me hanno sempre candidato. Attualmente in questi giorni sto avendo una serie di riscontri sulla mia persona, che mi invitano a candidarmi. Andrò avanti su questa strada. Abbiamo una battaglia aperta nel partito, che è una battaglia di ordine giuridico.

Spiace dover ricorrere a questi mezzi, invece che fare battaglia politica. Se la battaglia politica deve passare attraverso questo, passiamo anche attraverso la battaglia giuridica. Andremo avanti, vediamo alla fine. Ci sono degli organisuperiori, non è il PD di Imperia che decide le sorti di quello che si è fatto in questi giorni. Sono cose anche spiacevoli. La vicenda della porta chiusa, penso sia una cosa vergognosa. Non esiste da nessuna parte.

Se si vuole fare politica, ci si siede ad un tavolo e si discute. Domani sera ci sarà la direzione provinciale e dirò quello che è stato il mio cammino e il mio propormi. Poi vedremo, non c’è nulla di chiuso. È una partita apertissima, vedremo alla fine chi la spunta. Se si decide in un senso o nell’altro, per me va sempre bene. L’importante è che ci sia il rispetto delle regole, cosa che al momento non è”.

Il segretario Cammarata ha detto di aver saputo della mia candidatura dai giornali. A nostra insaputa aveva detto. Vedo che negli atteggiamenti e nel linguaggio, assomigliano a qualcun altro. Questa cosa mi preoccupa un po’. Ho avuto una riunione con tutti quelli della corrente, in casa del dottor Vassallo, sabato 4 febbraio, nel quale ho espresso la volontà di candidarmi. Ho fatto il mio giro di consultazioni, ho avuto del consenso. Non ho avuto il foglio firmato, ma anche lo avessi avuto non lo avrei portato. Vado avanti su questa strada. Ho consenso. Vorrà dire che alla fine questo partito o si ricompatterà oppure si spaccherà.

Non ho nessuna paura, direi che questa vicenda mi stimola molto. È il momento di fare pulizia e di chiarire definitivamente come è gestito il PD di Imperia”.

Riguardo alla candidatura della Laura Amoretti? “Le ho parlato, le ho detto che mi vorrei candidare. Trovo strano che non faccia dichiarazioni, ho visto che oggi ha fatto una lettera aperta alla cittadinanza. Io sono anche disponibile ad un confronto quando vuole sui temi della città. Non è una candidata del PD, non è una candidata che ha messo in piedi una coalizione. Di cosa stiamo parlando? È una candidatura che ad oggi non solo è irrazionale, ma per certi aspetti anche un po’ assurda”. 

Antonio De Bonis

“Noi siamo francamente spiacenti, ci hanno cambiato le serrature della federazione per non permetterci di entrare. Riteniamo che sia una cosa veramente gravissima. C’è stato anche detto dalla segretaria regionale, che il segretario provinciale ha telefonato dicendo che se noi facevamo la conferenza stampa, saremmo stati mandati in commissione di garanzia per essere espulsi dal partito. Voglio solo ricordare al segretario provinciale che è da pochi anni con noi nella sinistra del partito. Noi ci siamo dall’inizio, lui c’è da pochi anni. Questo si chiama Partito Democratico, lui arriva da Forza Italia. Probabilmente era abituato con partiti patronali e pensa di essere diventato il padrone del partito. Non è così. Non sono i padroni del partito. Questa cosa la trovo francamente scandalosa. Una cosa mai vista in 43 anni di cambiare le serrature agli iscritti del partito”.

Ecco il ricorso alla Commissione di Garanzia

“Formulo il presente ricorso in nome e per conto dei signori Domenico Abbo, Riccardo Giordano, Antonio De Bonis e Diego Staccioli.

Preliminarmente, occorre riferire come gli esponenti siano tutti iscritti al Partito Democratico, Circolo di Imperia, e, ad esclusione del signor De Bonis Antonio, siano membri effettivi del Direttivo del Circolo stesso.

In data 09.02.2023, previa convocazione di rito […] si è tenuta una riunione del Direttivo del predetto Circolo avente all’ordine del giorno, al punto 2, “Elezioni Amministrative Imperia: relazione del Segretario e deliberazione”.

La proposta di deliberazione, avente ad oggetto il sostegno alla candidatura a Sindaco di Imperia della signora Laura Amoretti, candidata non iscritta al PD ed espressione di altra forza politica, è stata approvata con il voto favorevole di n. 8 membri del Direttivo e sottoscritta, altresì, da alcuni partecipanti alla riunione, in veste di invitati, privi di diritto di voto. Tuttavia […] detta deliberazione deve considerarsi illegittima per un duplice ordine di motivi.

In via preliminare, si rileva che, a norma del combinato disposto dell’art. 30 dello Statuto PD Liguria e dell’art. 24 dello Statuto PD Nazionale, la selezione del candidato alla carica di Sindaco sarebbe dovuta avvenire attraverso il ricorso alle primarie di coalizione. Qualora non si svolgano primarie di coalizione, l’art. 24 dello Statuto Nazionale prevede che si proceda mediante primarie di partito, salvo che si ricorra ad un diverso metodo e tale scelta sia stata approvata con il voto favorevole dei 3/5 dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente.

Giova, infatti, riferire che, nel caso specifico, era stata avanzata all’interno del partito anche la candidatura del ricorrente Abbo Domenico, membro effettivo del Direttivo, oltre che apprezzato amministratore locale, quale, in passato, Sindaco del Comune di Lucinasco e Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Imperia, nonché attualmente Consigliere dello stesso Ente Pubblico, il quale aveva accettato come si evince anche dalle notizie apparse sugli organi di stampa. Tutto ciò nel caso che qui impegna non è avvenuto e conseguentemente la scelta operata dal Direttivo del Circolo di Imperia di optare per il sostegno alla candidata Sindaco, signora Laura Amoretti, soggetto estraneo al PD, è certamente illegittima.

Gradatamente, si eccepisce, altresì, l’illegittimità della deliberazione, stante l‘assenza del numero legale dei componenti del Direttivo.

Ed invero, occorre riferire che il Direttivo del Circolo PD Imperia si componeva, in origine, di n. 24 membri, eletti circa tre anni or sono, facenti parte di una lista unitaria, circostanza questa che aveva determinato l‘assenza di soggetti “non eletti’ in grado di subentrare a coloro i quali, per le più svariate ragioni, non facessero più parte dell’assise cittadina. Successivamente alla menzionata elezione, si sono verificati, infatti, una serie di accadimenti che hanno inciso sulla composizione numerica del Direttivo; in particolare, 3 membri del Direttivo sono deceduti, altri 5 membri non risultano più iscritti al Partito Democratico ed, infine, un membro risulta iscritto ad altro Circolo.

Alle Intestate Commissioni di Garanzia affinché, ognuna per quanto di competenza e previi gli adempimenti previsti dalle disposizioni statutarie, si compiacciano di provvedere all’annullamento della deliberazione del Direttivo “Circolo PD Imperia” datata 09.02.2023″.

 

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