22 Dicembre 2024 16:25

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Imperia: Alfredo Cospito, presidio in piazza San Giovanni. “No al 41 bis, è tortura. Ergastolo ostativo applicato ingiustamente”/Foto e Video

In breve: Presidio contro il 41 bis e a sostegno dell'anarchico Alfredo Cospito questa mattina in piazza San Giovanni a Imperia. Attivisti, una ventina circa, ha distribuito volantini informativi alla cittadinanza.

Presidio contro il 41 bis e a sostegno dell’anarchico Alfredo Cospito questa mattina in piazza San Giovanni a Imperia. Una ventina di attivisti ha distribuito volantini informativi alla cittadinanza.

Alfredo Cospito, lo ricordiamo, è accusato di due attentati, entrambi senza vittime. La gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, nel 2012 , per il quale è stato condannato a 10 anni e 8 mesi di carcere, e l’esplosione di due ordigni posizionati in due cassonetti all’ingresso della Scuola carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo,nel 2006, per il quale è stato condannato, mentre si trovava già in carcere per la gambizzazione di Adinolfi, a 20 anni per strage contro la sicurezza dello Stato, reato che prevede la pena dell’ergastolo ostativo che non permette di godere cioè di alcun beneficio.

Cospito è il primo anarchico a finire al 41-bis, misura disposta lo scorso maggio per quattro anni. Da tre mesi è in sciopero della fame e le sue condizioni di salute sono precarie.

Imperia: presidio in piazza per Alfredo Cospito

“Siamo qui per un presidio informativo, un volantinaggio, sulla questione41 bis e sull’anarchico Cospito in sciopero della fame da più di 100 giornidichiara a ImperiaPost Francesco Scopelliti Cospito è in una fase critica a livello di salute, a rischio di morte. Sta facendo questo sciopero contro il 41 bis, l’ergastolo ostativo, applicato ingiustamente. Questo perché la Magistratura ha introdotto il reato di Strage contro lo Stato, che non è stato contestato ne per la strage di Bologna, ne per la strage di Capaci. Cospitonon ha mai causato vittime.

Siamo qui anche per il 41 bis in generale perché la riteniamo una misura detentiva medievale, completamente priva di ogni logica di diritto umanitario. Siamo qui anche per ricordare, con un volantino prodotto da Zero Calcare e uno prodotto da noi, le condizioni tremende in cui versano le carceri italiane. 

Noi siamo per l’abolizione del 41 bis. Soluzioni? Noi cerchiamo di mettere in campo delle tematiche, delle discussioni, dei ragionamenti sulla società. Noi riteniamo che i detenuti, i prigionieri, facciano parte della società a differenza di chi pensa che invece siano scarti o persone di cui non è il caso di occuparsi.

A nostro avviso la questione carceraria è una contraddizione che fa emergere lo stato di avanzamento di civiltà di un Paese. Riteniamo che questa sia una battaglia che può aumentare i diritti del Paese, rendendolo meno fascista quanto meno per il modo in cui vengono trattati i prigioneri al giorno d’oggi”.

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