9 Novembre 2024 02:22

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9 Novembre 2024 02:22

Imperia: i giovani incontrano Giorgia Benusiglio che subì un trapianto di fegato per una pastiglia di ecstasy. “Tutti sanno che la droga fa male, ma pochissimi pensano che basti una sola volta per rovinarsi”/Foto e Video

In breve: Giorgia da 15 anni gira per le scuole italiane per far capire ai giovani i gravi pericoli legati al consumo di droghe

Incontro dedicato alla prevenzione contro le droghe nella serata di venerdì al Polo universitario imperiese. Protagonista Giorgia Benusiglio, che nel 1999, all’età di 17 anni, fu costretta a subire un trapianto di fegato dopo aver assunto una pasticca di ecstasy tagliata con del veleno per topi.

Giorgia da 15 anni gira per le scuole italiane per far capire ai giovani i gravi pericoli legati al consumo di droghe

Dopo questa drammatica esperienza, Giorgia ha deciso di mettersi al servizio dei giovani, perché non incorrano nel suo stesso errore. A Imperia ha presentato il suo libro “Vuoi trasgredire? Non Farti”. L’incontro è stato organizzato da Associazione genitori @attivi, Rinascita Sociale Imperia e Una città per tutti Giraffa a rotelle, con il patrocinio dell’Asl imperiese.

Spiega Giorgia Benusiglio ai microfoni di Imperiapost: “Ho assunto una pastiglia di ecstasy e da quel momento la mia vita è totalmente cambiata. Mi sono trovata con il fegato in necrosi e ho dovuto subire il trapianto di fegato

Ormai sono più di 15 anni che giro tutte le scuole d’Italia per parlare ai giovani dei pericoli delle droghe, perché tutti sanno che le droghe fanno male, ma pochi, pochissimi immaginano che basti una singola assunzione per rovinarsi la vita, oppure per perderla totalmente. 

 Anche oggi ho incontrato i giovani di Imperia e alla mia domanda quanti di voi prima di incontrarmi sapevano che si può morire anche con una singola assunzione? se hanno alzato la mano in 30-40 era già tanto, il che significa che ancora una volta, con quello che abbiamo fatto oggi con i genitori, le associazioni dei genitori e la collaborazione degli insegnanti, siamo riusciti a dare un’informazione corretta“.

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