“Anniversario scioperi del 1° marzo del 1944”. Si è svolto questo pomeriggio, presso la Sala Comuni della Provincia di Imperia, l’incontro in ricordo degli operai che aderirono allo sciopero con una scelta politica e degli uomini e donne della prima zona operativa, che vennero deportati nei campi di sterminio nazisti, pagando con la propria vita la conquista della libertà e della democrazia.
A Imperia il ricordo dello sciopero del 1° marzo 1944 contro il fascismo
A dare il via alla conferenza il presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola e a seguire il saluto del presidente di Aned, Simone Falco e delle autorità presenti. All’incontro sono intervenuti Fulvio Fellegara, confederale della CGIL e Pierluigi Castagneti della Fondazione Fossoli.
Presente una rappresentanza degli studenti del Liceo “Vieusseux”, con delle lettere dei deportati della provincia di Imperia. Al termine della conferenza è stato proiettato un breve filmato dal titolo: “1 marzo 1944, uno sciopero che scosse il Regime”.
La storia dello sciopero del ’44
Dal 1 all’8 marzo 1944 operai torinesi incrociano le braccia contro il fascismo. Uno sciopero generale che coinvolse circa 70 mila lavoratori. Da Torino, l’agitazione si espanse nelle altre regioni del Nord, ma la repressione nazifascista non si fece attendere e colpì duramente il movimento operaio torinese, attraverso arresti e deportazioni nei campi di concentramento tedeschi.
A Torino, circa 400 operai vennero prelevati in fabbrica e portati nel campo di concentramento di Mauthausen. Pochi di loro riuscirono a fare ritorno.