23 Novembre 2024 04:43

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23 Novembre 2024 04:43

Imperia: crisi idrica, vertice in Provincia. Claudio Scajola lancia l’allarme. “Portata del Roja inferiore a quello dello scorso anno”/Foto e Video

In breve: "Dobbiamo portarci avanti, evitare che questa estate si possa ripetere una crisi di approvvigionamento idrico nei nostri territori".

Questo pomeriggio, nella sala del consiglio, in Provincia, a Imperia, si è tenuta una riunione avente come tema l’emergenza idrica, alla quale hanno preso parte il Prefetto Valerio Massimo Romeo, il Commissario dell’Ato idrico, e Presidente della Provincia, Claudio Scajola, i componenti dello staff che lo affiancano  e i tecnici di Rivieracqua. Al termine dei lavori, durati circa un’ora e mezza, ai micfroni dei cronisti presenti ha parlato Scajola

Imperia: crisi idrica, vertice in Provincia

“Dobbiamo portarci avanti, evitare che questa estate si possa ripetere una crisi di approvvigionamento idrico nei nostri territori. Tutto ciò che è stato messo in movimento lo scorso anno, quello che abbiamo fatto negli ultimi due mesi, anche con lo staff dell’Ato idrico, che è altamente professionale, deve essere confrontato con la società di gestione, per sapere quale è lo stato dell’arte.

Siamo fiduciosi che nel mese di giugno già la conduzione di gran parte del Roja possa essere in funzione, così come la vasca di accumulo a Cervo e il collegamento fra Cervo e Andora. Così come la manutenzione e la rimessa in funzione delle vecchie fonti di approvvigionamento che devono essere tenute, manutenute e esaltate nelle loro potenzialità.

Una riunione di confronto, di direttive impartite e ci vedremo fra un mese per vedere e fare di nuovo il punto sul cronoprogramma”.

Si rischia una estate come quella dello scorso anno?

Attualmente le falde da cui preleviamo e anche la portata del Roja, sono già inferiori alla stessa data dello scorso anno. Dobbiamo portarci avanti perché c’è proprio questa considerazione.

È stato questo il motivo che mi ha indotto a fare la riunione di oggi. Lo stato che abbiamo verificato negli ultimi due mesi, come sono le portate le fonti di approvvigionamento.

Questo è quello che stiamo portando avanti, ci auguriamo ancora che il tempo ci dia delle piogge e che possa migliorare. C’è stato un miglioramento nella zona alpina che rifornisce il Roja e questa è una buona notizia. È successo ieri, dobbiamo sperare che ci siano ancora delle piogge.

Non possiamo soltanto affidarci al Creatore, dobbiamo fare la nostra parte e lo stiamo facendo”.

Fonti alternative percorribili a breve?

“A breve no, c’è da tenere in funzione il Roja, questi piccoli invasi che devono essere fatti, i collegamenti che non c’erano, di cui uno si è attivato in questi giorni, per riempire quelle vasche che non erano collegate con il Roja.

Ci sarà un comunicato nei prossimi giorni, chiuderemo la condotta del Roja fra il 12, 13 e 14 di marzo, affinché si possano terminare questi collegamenti con gli altri acquedotti interni”.

Il tratto del nuovo acquedotto, finito sotto inchiesta, sarà collegato?

“Io non mi preoccupo delle inchieste, mi preoccupo di lavorare bene e di fare il bene pubblico e di eliminare i disturbatori che circolano. Tutte queste azioni che facciamo sono fatte per collegare tutte le reti, man mano che ci sono stati dei finanziamenti sono state fatte delle parti di condutture.

Adesso dobbiamo proseguire nel fare altre condutture e collegare le condutture esistenti.

C’è un accordo con i francesi in corso, per riuscire a migliorare la captazione del Roja, con diverse nuove tecnologie che si sta cercando di portare avanti”.

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